Monte Rena Montagna non molto conosciuta ma decisamente gratificante di 2512 metri di quota, il Rena si trova lungo la dorsale intervalliva Ayas-Valle del Lys, a sud del Colle della Ranzola prima e della Punta Regina poi. Nonostante la vicinanza con la suddetta Punta, il Monte Rena appare radicalmente diverso: più alto e panoramico, più roccioso, e pertanto decisamente destinato ai soli escursionisti esperti, capaci di affrontare pendii di sfasciumi e tratti di roccia, insensibili all'esposizione al vuoto. Raggiungibile comodamente dal vicino Colle della Ranzola, via Passo della Garda (2281), il Rena si ammira in tutta la sua imponenza dalla vetta della Punta Regina, cui si accede dai 1815 metri di Estoul. Da questa cima si può coniugare una bella traversata di cresta verso i monti Taf e Taille, percorsa nell'agosto 2012 e descritta in seguito. Vai alla Galleria fotografica - Vai a GPSMonte Rena. Salita in vetta Il percorso per il monte Rena comincia dal parcheggio di Estoul: qui prosegue la carrabile per il vicino
Colle della Ranzola, transitabile alle vetture private per un certo
tratto. Si raggiunge il Colle con il sentiero 7, in circa quaranta
minuti, dopodiché si può scegliere il 7A che, in un'ora e trenta,
porta al Passo della Garda (2281 metri) dopo aver toccato la vetta della
Punta Regina. Oppure, una volta al Ranzola, si scollina
accedendo al versante orientale (Comune di Gressoney-Saint-Jean) sul
comodo sentiero 3B per la seggiovia di Weissmatten; questo
sentiero parte dall'oratorio abbandonato e, dopo pochi metri in
parallelo con l'antico muretto a secco, piega quasi in piano tra prati e
pascoli compiendo un'ampia curva ad oriente ai piedi della soprastante
Punta della Regina. Superatala, ritorna ad occidente entrando in una
caratteristica conca con laghetto (La Gombetta), adibita a
pascolo, aperta in direzione sudovest e chiusa su questo lato dalla
massiccia cresta settentrionale del monte Rena, perfettamente visibile.
Il 3B attraversa a metà la conca, sul lato sinistro della pozza,
puntando verso la cresta intervalliva ai cui piedi si trova il bivio
citato sopra: a destra parte il 3A per la Punta Regina, a sinistra l'1C
sale ripidamente tra erba e ginepri alla volta del Passo della Garda,
ormai soprastante. Il valico si presenta molto stretto, chiuso sulla
sinistra da una parete rocciosa della cresta e, sulla destra, da due
caratteristici gendarmi in roccia grigia, probabilmente i
"guardiani" all'origine del suo stesso nome. La vista in
direzione occidentale è aperta e varia, in particolare sulla
sottostante zona di Frudiera, comprensiva di carrabile che sale ai due
laghi; molto più lontano, il monte Bianco. Ad est si nota invece la
Quota 2331, primo rilievo della cresta che da sotto il passo diparte
verso oriente e contraddistinto dall'evidente ripetitore; più oltre il
Belvedere (2209) e la Punta Cialvrina che chiude la breve dorsale
interna alla Valle del Lys (2013). Dal Passo della Garda si torna lungo
la cresta intervalliva a nord del Rena, a circa 2350 metri, proseguendo
su sentieri (1B) generalmente ben marcati e segnalati da ometti e
vernice gialla: sempre in cresta si aggira un dosso roccioso passando
sulla destra, tra erba e sfasciumi, notando un grande ometto alto almeno
un metro e novanta preceduto da un albero privo di rami, a sua volta
posto a segnale del percorso. A sud, ormai ben visibile, la vetta del
Rena. Sulla destra notiamo distintamente la Testa
Comagna ed il Bianco: davanti a noi una scritta un po' sbiadita
avverte che, da qui, l'1B diventa "MOLTO DIFFICOLTOSO". Vai
alla Galleria fotografica Traversata dei monti Rena,
Taille, Taf Esistono tre vie principali che collegano il Colle della Ranzola ai laghi di Frudiera; di queste, due sono prettamente escursionistiche e sorgono sul versante ayassino e su quello del Lys, mentre la terza è più aerea e corre sulla lunga e bellissima cresta tra i monti Rena, Taille e Taf. La prima via è basata sul sentiero 9A che dall'alpe Finestra, ai piedi del Colle della Ranzola, sale alla grande sella erbosa tra la Punta della Garda e la Punta della Regina per poi scendere, nel bosco, fino ad incontrare il sentiero numero 9 per i laghi, proveniente da Graines. Come segnalato, un vasto fronte di frana si è tuttavia staccato dai pendii sottostanti la costiera Punta Regina - Passo della Garda, scendendo per varie centinaia di metri ai piedi del Monte Rena; tale percorso è quindi sconsigliato. La seconda via, sul versante della Valle del Lys, porta a raggiungere dapprima la stazione della funivia di Weissmatten e quindi a risalire, mediante il sentiero 1A, fino al Colletto Taf ai piedi del monte omonimo. La traversata delle tre cime Rena, Taille e Taf sul sentiero 1B è lunga poco più di un chilometro e permette di accedere alle tre vette; se la via principale è segnata, anche labilmente, le risalite ai monti Taille e Taf sono segnalate solamente da ometti di sassi. E' costituita in massima parte da tratti erbosi anche esposti, con saltuari passaggi su roccia che richiedono attenzione; la segnaletica è vetusta, labile e sporadica, mentre l'erba sovente nasconde l'esile e poco frequentata traccia. Il dislivello è minimo e la difficoltà è valutabile in EE, tuttavia le citate caratteristiche la rendono adatta solamente ad escursionisti allenati ed in grado di affrontare terreni impervi, esposti e non segnalati; occorre grande sicurezza e saldezza nella progressione. Se ne sconsiglia la percorrenza ai bambini ed alle persone impressionabili oppure non debitamente allenate; malgrado sia stata effettuata da Varasc.it in presenza di un cane, la presenza di animali è da valutare attentamente, sia per le difficoltà del terreno sia per la presenza di un'oasi di protezione faunistica. Il percorso ha richiesto 1.15 ore il 16 agosto 2012 dalla vetta del Monte Rena al Colletto Taf. Dalla vetta del Monte Rena si scende per pochi metri in direzione sud, superando roccette lisce ed erba, raggiungendo la sottostante sella a quota ca. 2505; la vista sul proseguimento della cresta è altamente scenografica, presentando infinite lame di roccia accatastate. La cresta si restringe fino a circa un metro, rocciosa; si affronta subito una liscia roccia esposta ed in lieve pendenza, attrezzata con una sottile corda bianca assicurata solamente nella parte superiore. Segue un passaggio a destra di una seconda roccia più elevata, alla cui base sorge un comodo gradino per appoggiare i piedi; le persone alte più di un metro ed ottanta, con zaino, devono piegarsi per non urtare e strisciare la spalla ed il lato sinistro del volto. La traccia scende lievemente sul lato sud della cresta, su erba, molto esposta sugli erti pendii che cadono in profondi canaloni sul lago principale di Frudiera. Si procede in semipiano verso oriente, superando erba olina e delicati terrazzini di roccia liscia, esposti a destra (sud). Appena oltre questo tratto in costa occorre piegare radicalmente a sinistra, salendo in verticale per pochi metri su erba olina, con buoni appigli; è stato posizionato un ometto per segnalare la svolta, che conduce ad una selletta ed a meridione di un rilievo erboso. A quota 2505 si incontra un labile segno giallo, con scritta A m. 50 inizio difficoltà!, accedendo ad una vasta e piacevole sella erbosa, altamente panoramica sul gruppo Monte Nery - Punta di Soleron a sud, sulla Punta Cialvrina e sul fondovalle del Lys a nord. Si procede ad est su erba, salendo ad una piccola sella posta a sinistra di un grande sperone roccioso, cui segue una nuova depressione ed una risalita erbosa lungo l'ennesimo canalone sul versante meridionale della lunga dorsale. La zona è altamente suggestiva. Segue un nuovo tratto in costa su erba, che curva lievemente procedendo in piano verso sudest; a 2487 metri si raggiunge un altro poggio erboso, cosparso da roccette e molto panoramico, con un vecchio tronco sfrondato come segnavia. La vetta del Monte Taille è in vista, già accessibile per rocce rotte ed erba; si tratterebbe tuttavia di una salita, anche se breve, molto erta ed oltretutto evitabile. Restando sulla traccia si procede verso est-sudest su erba, superando altri canaloni esposti ed accedendo quindi, a quota 2488, alla vasta sella erbosa posta tra i monti Taille e Taf; vi spicca un cartello che ricorda la locale oasi di protezione della fauna, nonché un segnavia 1B. Da qui si può scegliere di salire, con cautela e tuttavia più agevolmente, sia i monti Taille e Taf come indicato nel sito e nel manuale Le Vette della Val d'Ayas, sia di proseguire in discesa superando il bordo settentrionale di rocce rosse del Monte Taf ed accedendo al vasto piano erboso soprastante il sentiero 1A. Il sentiero, proveniente da Weissmatten, conduce al Colletto Taf e permette di discendere agevolmente, su terreno ripido, al Colle di Frudiera ed ai laghi sottostanti oppure, naturalmente, alla stazione di arrivo della funivia di Weissmatten ed alla sua stupenda foresta di pino cembro. Il percorso in cresta va affrontato in assenza di ghiaccio o acqua al suolo, con bel tempo. Vai alla Galleria fotografica - Vai a GPSSegnalazione evento
franoso Si segnala nell'agosto 2012 che un vasto fronte di frana si è staccato dai pendii sottostanti la costiera Punta Regina - Passo della Garda, scendendo per varie centinaia di metri ai piedi del Monte Rena. Alcuni avvisi del Comune di Brusson, firmati dal sindaco Giulio Grosjacques e posti ad esempio tra Estoul e l'alpe Finestra ove termina la carrabile sterrata per il Colle della Ranzola, specificano: Sentiero di collegamento tra Vallone di Graines e il Colle della Garda e tra il Vallone di Graines e l'Alpe Finestra (sentieri n. 9A e 9B) chiusi per frana. Il sentiero 9B, che dal Colle della Garda scendeva ad incontrare il 9 lungo il Torrent de Graines fino ai Laghi di Frudiera, è stato spazzato via per un lungo tratto. Il sentiero 9A, che dal numero 9 saliva fino alla grande sella erbosa tra la Punta della Garda e la Punta della Regina per poi scendere fino all'alpe Finestra al disotto del Colle della Ranzola, è scomparso in parte nel tratto inferiore; sulla frana, tra alberi e detriti vari, si notano tuttavia ometti e bastoni che segnano una labile via di attraversamento. Tale percorso, quantomai precario e sconsigliabile vista l'instabilità della frana, conduce fino ai paraggi dell'alpe La Garda e, da lì, alla suddetta sella erbosa tra la Punta della Garda e la Punta della Regina. Per chi volesse raggiungere dai Laghi di Frudiera il Colle della Ranzola, o viceversa, si consiglia quindi il più lungo percorso via Weissmatten.
|