Quota 2962 La Quota 2962 è una punta posta sulla dorsale
di confine tra Ayas e la Valle del Lys, a poca distanza dal Monte
Bettaforca (2971). Viene definita "2963" sulla Carta
dei Sentieri dei
Comuni di Ayas e Brusson. La forma della sua parete occidentale,
simile per colore e verticalità a quella del ben maggiore Monte
Rothorn, ricorda - se vista da lontano - un tendone da circo; è
visibile da lontano, da Champoluc,
specialmente sul versante occidentale del fondovalle. La via di salita
parte dall'arrivo delle funivie del Crest (1979), per un tempo
necessario di tre ore. Il dislivello è di 983 metri dal Crest
Moreleté incrementato da alcuni saliscendi durante
l'ultima parte della salita. La salita della cresta nord comporta
passi su rocce rotte e parzialmente esposte, con qualche passo di
arrampicata su terreno insidioso e roccette instabili. Un
aggiornamento risalente all'agosto 2009 è disponibile in calce a
questa pagina. Vai
alla Galleria fotografica - Vai a GPS Dal monte Crest si prende la carrabile sulla
sinistra della stazione. Poco oltre l'albergo del Crest Crefourne si
prende il bivio sulla destra, ben segnalato dalle paline gialle,
scegliendo la carrabile in netta salita che conduce al Lago
delle Rane (2100 metri circa, N45 50.400 E7 44.713) e
successivamente al lago
Contenery, alla cui sinistra (W) sorge appunto il Ristoro
Belvedere. Da qui si procede alla volta del soprastante
poggio erboso che porta al Colle
Rothorn ed alla pista proveniente dal Colle
Sarezza: è sufficiente seguire la
carrabile fino al bivio per il ristoro (a sinistra), dove la strada
prosegue scendendo bruscamente per poi risalire verso il Lago
Ciarcerio, più a nord. Sotto alla roccia interrata che
chiude il pianoro erboso appena costeggiato si trovano indicazioni che
portano a destra: si prende una netta traccia tra l'erba che, con
alcuni tratti in zig - zag, risale fino al piano soprastante,
caratterizzato da affioramenti coperti d'erba e da un pittoresco
ruscello. Si supera la semplice pietraia interrata
appena oltre la pista sciistica, salendo per prati verso il colle
Rothorn. Alla base del colle vi è una ben più vasta pietraia, sul
cui lato inferiore sinistro scorre un rivo; vi si trovano vecchie
frecce gialle. Non si sale la pietraia, restando bensì sul pendio
erboso alla sua sinistra, abbastanza erto e sdrucciolevole. Si accede
ad un semplice canale, come illustrato nel manuale Le
Vette della Val d'Ayas, L'Escursionista Editore, Rimini
2008. Si procede dunque su un lungo falsopiano erboso, con dossi,
inclinato verso nord; si sale lasciando alle spalle il massiccio dei
due Rothorn ed il Monte
Sarezza. In una piccola conca, a 2716 metri, si trova un laghetto.
Si prosegue sulla destra del lago risalendo il modesto rialzo erboso
alle sue spalle, tornando quindi a sinistra su schegge di roccia ed
erba, puntando infine il Grand Tournalin
ed il Monte Roisettaz (3334). Si
giunge quindi al cospetto della vasta pietraia, con una sorta di
depressione centrale, che guarda l'ampia base meridionale del Monte
Bettaforca. Volgendo a
sinistra si andrebbe alla Quota 2828,
continuando verso nord si potrebbe scegliere tra i due itinerari di
salita al monte Bettaforca; per la Quota 2962, invece, si volta a
destra e con percorso libero, in assenza di qualsivoglia traccia, si
risale la pietraia verso la cresta che, in questo punto, è
semipianeggiante. Si raggiunge così un primo, piccolo rilievo a circa
2914 metri, preceduto da un basso e massiccio ometto scuro. Il rilievo
precede una sorta di spiazzo, cosparso di terriccio e ghiaia fine, cui
segue un ridotto, lineare affioramento ferroso. Da qui si procede
verso sud, innalzandosi e restando all'incirca al centro dell'ampia
cresta, seguendo vecchi ometti - restaurati ed integrati nel luglio
2008, molto abbondanti nell'agosto del 2009. E' bene ripetere che questa cresta è insidiosa, cosparsa di
grandi rocce grigie e rocce rotte, da non affrontarsi assolutamente in
solitaria, in caso di tendenza alle vertigini, in caso di acqua o
ghiaccio al suolo, in caso di maltempo. Si incontrano piccole sacche
di sfasciumi, piccole depressioni in cui è facile trovare neve
residua, oppure dicotomiche, ampie lastre piane e moderatamente
scivolose. La salita porta a superare una sorta di spalla
a circa 2945 metri, oltre la quale si presenta l'ultimo tratto, più
dirupato ed ostico. La vetta è in realtà duplice, come nel caso del Grand
Dent, visibile in lontananza accanto alla Becca
di Nana: un grande spacco verticale taglia in due
da nord a sud la Quota 2962, come un gigantesco colpo d'ascia,
creando due vette. Su quella di sinistra, separata da circa un metro
di vuoto dall'occidentale, sorge un ometto; vi è tuttavia un secondo
intaglio minore che corre dritto verso oriente, poco oltre il
massiccio totem sommitale, guarnito - nel luglio 2008 - da due vecchi
bastoni di legno. Un grande sperone fiancheggia la vetta, a sinistra e
ad oriente. Verso sud la Quota offre un pendio più vasto e meno
dirupato, ove muore l'intaglio superiore; non bisogna però lasciarsi
ingannare, perchè tale vetta declina nel vuoto da ogni versante,
fuorché appunto dalla cresta settentrionale. Il panorama è
eccezionale, specialmente sulle vette della Valle del Lys e sull'arco
del Rosa, fino alla Gobba di Rollin, "poggiata" sull'arco pietroso del Bettaforca. Magnifica e libera visuale anche sul gruppo
dei due Rothorn, sul retrostante Bec Forcü,
sulla Quota 3106 del
Bec Forcü e sulla ancor più lontana vetta della Testa
Grigia. Tempistica La tempistica esaustiva, nel caso di questa
vetta, deve tenere conto della precedente salita alla Quota 2828 ed al
monte Bettaforca. Il collegamento (in discesa) dal Bettaforca alla
Quota 2962 ha richiesto, nel luglio 2008, ventotto minuti. La
tempistica totale, dall'arrivo delle funivie al Crest, richiede 2.30 -
3.00 ore; si raccomanda, ancora una
volta, una notevole cautela in simili
zone isolate, dirupate ed esposte. Varasc.it è tornato al monte Bettaforca
mercoledì 19 agosto 2009, proseguendo quindi per la Quota 2962.
Partiti alle 09.17 dal Crest, abbiamo raggiunto la vetta del
Bettaforca alle 12.10, ripartendone alle 12.30 e raggiungendo questa
seconda cima alle 13.00. |