Punta Guā o monte Palon
Posta a nord dei 1338 metri di Brusson e sopra Extrapieraz, caratterizzata da un profilo piuttosto slanciato ed inconfondibile, questa bella vetta raggiunge la quota di 2777 metri ed č posta a sud del Corno Bussola (3023). Il suo gendarme č noto a Brusson come "Femme de Guā", e la leggenda lo vuole eternamente impegnato in un muto dialogo con l'antistante "Homme de Comagne"; il suo sperone sudoccidentale č stato salito per la prima volta nel marzo 1973 e vanta passaggi di secondo, terzo, quarto e quinto grado. Tra la Guā ed il Corno Bussola sorge inoltre č la bella e panoramica Quota 2899, poco conosciuta. L'itinerario normale per la Guā, tuttavia, č meno complicato e porta ad affrontare semplici, ripidi pendii erbosi. Nel 1928, l'Abbé Louis Bonin, nella rara opera "Vallée de Challand. Brusson - Guide et Folk- Lore", definė: (...) la majestueuse Pointe de Gua, qui, semblable ā une sentinelle vigilante, protčge le bassin entier contre la froide bise du nord. Vai
alla Galleria fotografica - Vai a GPS Per raggiungere la Guā occorre innanzitutto
guadagnare il bel Lago di Bringuez
(2519), posto ad oriente nella conca sottostante la vetta. E' possibile
accedere al Bringuez (ed al vicino Colle
di Bringuez, passaggio verso la zona
dei Palasina) mediante il sentiero numero 3 che, partendo dai
1338 metri di Brusson, giunge al lago in tre ore e mezza salendo ai 1889
metri di Bringuez prima ed ai 2012 dell'alpe Chavanne poi; si tratta
tuttavia di un itinerario piuttosto ripido. In alternativa č possibile
partire dai 1815 metri di Estoul prendendo la
poderale che porta al vallone di Palasina
ed al rifugio ARP (numero 5), avendo cura di deviare sulla sinistra
appena passato l'abitato di Chanlossčre
(2004), dopo l'impianto di risalita. In corrispondenza dell'ampia curva
che porta al vallone di Palasina si scende sulla sinistra lungo una
carrabile che s'immette nel bosco di conifere sottostante, perdendo
quota fino a valicare il Torrent Messučre su un ponte di legno
preceduto da una malga cadente, in un ambiente naturale molto piacevole.
Varcando il ponte si nota, su una roccia alla base della sponda destra,
il segnale 3 in giallo. Dall'altro lato del torrente la carrabile risale
con ampi tornanti, fuori dal bosco, in una zona ricca di alpeggi e
malghe, alcune delle quali abbandonate da tempo, altre addirittura in
rovina. Superiamo i 1998 metri di Lavassey e dopo alcuni minuti di
cammino si nota, sulla sinistra della sterrata, una roccia affiorante
che reca i segnali 4 (sentiero che porta al Colle di
Palasina, 2668, da
Brusson) e 4A. Quest'ultimo segnale non trova riscontro sulla Carta dei
Sentieri acquistabile all'AIAT, ma il mistero viene prontamente rivelato
poco oltre da un palo della segnaletica: a destra del bivio si procede
per il Colle Palasina, in due ore e quindici (sentiero 4), a sinistra la
nostra carrabile prosegue invece per il lago di Bringuez in un'ora e
trenta minuti, sul tracciato 4A. Alcuni pascoli precedono l'alpe Chiapa
(2243), alpeggio in attivitā nel corso dell'estate 2006, dove la
carrabile termina divenendo un semplice sentiero: una scritta gialla
inerente al lago individua l'accesso del sentiero, accanto ad un
malconcio serbatoio per l'acqua. Superati i cani della malga ed ovviato
al loro comprensibile malumore (!) si sale dietro all'alpe per prati e
pascoli, superando un costone roccioso che attraversa il nostro
itinerario scendendo da nordest verso, indicativamente, Brusson. Si
prosegue in direzione ovest prima d'essere indirizzati dal 4A verso
nord, puntando tre evidenti conche erbose chiuse ad occidente dalla
massiccia e ripida sagoma della Punta Guā: il lago č celato dalla
conca superiore e solo all'ultimo momento rivela la propria bellezza,
che s'apprezza pienamente solo dai pendii soprastanti che tuttavia
richiedono una certa cautela, a causa della forte pendenza.
La salita alla vetta puō essere effettuata, essenzialmente, per due vie: entrambe sono prive di sentieri o tracce ed entrambe si svolgono sui ripidi pendii orientali della Guā. E' bene precisare che la Carta dei Sentieri mostra il sentiero 3A che, partendo dal lago, raggiunge la vetta: tale sentiero non č perō presente, o quantomeno individuabile, sul terreno. Dalla sponda meridionale del lago, sulla sinistra di chi vi accede salendo dal sentiero 4A, si alza un ripido canale di detriti franosi e zolle di terra, inizialmente ampio ed inclinato sui 30°, che pare indirizzare intuitivamente verso la meta. Successivamente il canale si restringe acquistando una maggiore pendenza, sui 40- 45°, affiancato da strisce d'erba olina altrettanto ripide e scivolosissime: usciti dal canale nella strettoia superiore si accede a pendii pių ampi e meno inclinati, ormai in vista della breve cresta terminale, pių larga sotto la vetta. Il secondo itinerario, forse pių consigliabile, parte poco prima dell'arrivo al lago, quando il Bringuez non č ancora in vista: una vecchia traccia in terra battuta parte infatti dal 4A perdendosi tra l'erba, forse l'ultimo segno del precedente sentiero per la Guā. I pendii erbosi iniziali sono meno ripidi di quelli superiori, che raggiungono l'inclinazione di 45° per brevi tratti; l'erba č meno folta e non vi sono sfasciumi o detriti instabili, eccettuato qualche sporadico sasso, per cui la progressione č sensibilmente pių agevole rispetto al canalino. La cresta terminale č allungata da nord- nordest a sud- sudovest e presenta alcuni strapiombi sul lato occidentale, ma resta sempre relativamente ampia e tondeggiante, specialmente nell'ultimo tratto. La vetta č di dimensioni contenute e si assottiglia degradando verso Vollon (1296), a sud; da essa s'innalza un'alta croce d'alluminio con quattro targhe, che ricorda certi vecchi serramenti o infissi per le porte. Il panorama č notevole, e comprende a nord il giā citato Corno Bussola, la Quota 2899 ed i lontani Tournalin, a nordest il Corno Vitello (3057), il Monte Bieteron (2764), la Punta Valfredda (2944) ed il Testa Grigia (3314, 036° nordest). A sud vi č la conca di Brusson con il lago, e la Testa Comagna (2099). Ad ovest si apre il solco vallivo in direzione di Aosta, oltre allo Zerbion (2722, 277° ovest). A 332° nordovest della Guā troviamo la Becca di Nana (3010). Vai
alla Galleria fotografica - Vai a GPS Per quanto concerne infine la
tempistica, ecco i dati registrati nel corso dell'escursione di
Varasc.it alla Punta Guā o Monte Palon, domenica 27 agosto 2006. Nota del 24 febbraio 2008: in seguito all'incidente accorso in data odierna sul versante E della Guā, si raccomanda di vagliare attentamente le condizioni nevose e la stabilitā del manto, prima di intraprenderne la salita. Ciō vale anche per la pratica scialpinistica! Si raccomanda grande e costante cautela.
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