Monte della Nonna
Interessante e solitaria
vetta di 2534 metri, il Monte della Nonna è posto a guardia della
sottostante Champoluc,
ultima elevazione occidentale della catena interna ai valloni
paralleli di Cuneaz
(a N) e di Mascognaz (a S). Lungo la
medesima catena, ad oriente della nostra vetta, sorgono le elevazioni
del Monte Pezzei (2670) e dello Chaleau
(2658), fino all'erbosa Quota 2777. Il Monte della Nonna è posto a N 45 49.155, E 7 44.707 gradi;
l'itinerario di salita è semplice, in quanto intuitivo, ma allo
stesso tempo difficile per la forte pendenza del versante meridionale
e per i limitati passi di roccia lungo la cresta sommitale. Pertanto
questa vetta dev'essere riservata ai soli escursionisti allenati ed
esperti, capaci di affrontare terreni infidi, pendenze accentuate,
assenza di segnaletica. Una più esauriente descrizione,
completa di dati GPS e cartografia, si trova nel volume Le
Vette della Val d'Ayas, pubblicato nell'estate 2008. Vai alla Galleria fotografica –
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La salita al Monte della
Nonna ha origine a Champoluc (1568), più precisamente alla Cascata (N
45 49.672, E 7 43.560) comodamente raggiungibile dalla Route Varasc,
superata la piazza della Chiesa in direzione della AIAT. Da qui si
prende il sentiero in salita raggiungendo in breve tempo il paese di Mascognaz
(N45 49.404 E7 43.775, sentieri 14- 14A), in circa trenta minuti.
Arrivati a Mascognaz si prosegue in direzione E verso gli alpeggi,
lungo la bella carrabile che prosegue appena sopra il villaggio. Il
primo alpeggio raggiunto è Vieille (1933), continuando fino ai 2011
di Chavannes (N45 48.673 E7 44.593), alpe composta da alcune vecchie
strutture abbandonate sul ciglio della strada. Qui si abbandona la
carrabile principale e si rimonta verso N, raggiungendo i 2250 metri
di Toulassa Inferiore (N45 48.920 E7 44.826). Sopra l'alpe (da cui
passa il 14A per il Lago
Perrin), tra radi e possenti alberi, si scorge la cresta
erbosa intervalliva; alla nostra sinistra e sopra di noi, il pendio
meridionale del Monte della Nonna. Alle nostre spalle (S) la Punta
Piure (2902) ed il Corno Bussola
(3023). Occorre superare la malga abbandonata salendole dietro,
superando una vasta pietraia (circa 2300 metri) ormai affogata
nell'erba e nei rododendri, prestando tuttavia attenzione a qualche
buca insidiosa tra i massi. Rimontata la pietraia, priva di segni o
sentieri, ci troviamo davanti alla bastionata rocciosa a guardia di
parte del pendio meridionale della montagna soprastante: ci portiamo
alla sua sinistra, valicandola nel punto in cui il salto roccioso
scompare, lasciando posto all'erba. Siamo a S e sotto la vetta del
Monte della Nonna: la salita prosegue senza traccia lungo l'assolato
versante meridionale, con pendenze inizialmente di 35°,
successivamente di 40 e –nel tratto più breve, sotto la cresta
superiore – di 45°. E' bene tenersi al centro del versante, per non
uscire in cresta troppo a destra (E) della vetta, dovendo quindi
attraversare alcune fasce rocciose sommitali, piuttosto esposte. La
vetta è composta da tre enormi massi, i due maggiori a forma di
"V": su quello più occidentale è posto un basso ometto di
sassi, a picco sulla cresta W e su Champoluc. Più in basso lungo la
suddetta cresta si nota un vecchio e maggiore ometto piramidale; la
cresta declina immediatamente, tuffandosi invisibile sul centro
ayassino, mille metri sotto. Il panorama è ovviamente notevole sui
due valloni prospicienti il monte, ma anche sul Sarezza e sulla Testa
Grigia a N, sui vicini Pezzei, Gran
Cima e Monte Perrin ad E, sulla
Piure che ci ha accompagnati alle spalle durante tutta l'ascensione.
Il rientro avviene per la stessa via; in caso di erba bagnata questo
percorso si rivelerà certamente più insidioso. E' inoltre opportuno
evitarlo nel periodo invernale, per rischio di valanghe. Per quanto concerne la tempistica, ecco i dati rilevati durante la prima salita di Varasc.it, domenica 01 luglio 2007. Partiti alle 08.58 dalla Cascata, siamo giunti a Mascognaz alle 09.15, a Vieille alle 09.40. A Chavanne, alle 09.58; 10.24, Alpe Toulassa. Alle 11.20 eravamo sulla cresta orientale del Monte della Nonna, obbligati a rientrare verso sinistra alla volta della vetta, conquistata alle 11.27 dopo alcuni passaggi delicati su roccia. La discesa, cominciata alle 11.50, ci ha riportati alle 12.40 all'Alpe Toulassa.
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