Lago Perrin
Posto a 2635 metri in un ambiente naturale incantevole
ed incontaminato, ai piedi dell'erbosa Quota 2777,
il Perrin si presenta come un bacino d'alta quota e di considerevoli dimensioni,
dalla forma irregolarmente rettangolare e dalle rive interamente percorribili,
caratterizzate da prati e saliscendi erbosi. Oltre che dalla Quota
2777, che lo difende sul lato occidentale, il Perrin è sovrastato a
sud-sudest dai 2974 metri dell'imponente e rocciosa Pointe
o Monte Perrin , nonché dalla vicina Gran
Cima, ad est. Tra le due cime sale un canalino detritico,
inizialmente ampio, che punta la zona lunare e poco frequentata ai piedi del Corno
Vitello. In base al rilevamento del 19 luglio 2000 condotto dall'Agenzia
Regionale per la Protezione dell'Ambiente, i cui dati sono stati poi
pubblicati nel Catasto Laghi, il Perrin ha una
superficie di 17.000 metri quadrati e deriva escavazione glaciale generica.
Ospita pesci, pole riparie ed abbondanti eriofori; è provvisto di un immissario
(proveniente dal canalino orientale) e di un evidente emissario. Si segnala che
una serie di escursioni al Lago Perrin è stata sfruttata da Varasc.it,
specialmente nelle estati 2008 e 2010, per rimuovere le lattine ed i vetri
presenti in gran copia tra le rocce lungo la sponda meridionale. Nel settembre 2008 è stata invece ultimata la messa in sicurezza di un breve tratto della sponda nordoccidentale del lago, tra lo specchio d'acqua ed il piccolo "corno" roccioso che separa il Colle Perrin dalla Quota 2777: il sentiero è stato reso più ampio e stabile, provvisto inoltre di un canapone blu con inserti metallici, identico a quello impiegato alla Punta del Lago, sul sentiero verso il Corno Bussola. Verranno illustrate le quattro principali vie di salita al lago, due delle quali integrate in un piacevole percorso di connessione con i Laghi Pinter. Si propone, naturalmente, di considerare l'escursione al Perrin con salita\discesa dai valloni paralleli di Cuneaz e Mascognaz, coniugando in questo modo due zone di grande bellezza dell'alta Val d'Ayas. Gli itinerari circostanti sono efficacemente descritti, con più percorsi, nel manuale Le Vette della Val d'Ayas. Vai
alla Galleria fotografica Lago Perrin. Le vie di salita Esistono quattro
vie per raggiungere il bacino: la prima,
riservata a chi si trova già in quota, consiste nel discendere lievemente dai
vicini laghi Pinter e, mediante il sentiero 13C, raccordarsi con il percorso per
il Perrin in circa 1.30 ore. La svolta del 13C sorge in un tratto roccioso ai
piedi di una grande parete chiara, con macchie scure di umidità, poco prima
dell'arrivo sul plateau dove sorgono i laghi Pinter; il sentiero corre verso sud
attraverso un piacevole pianoro erboso, richiedendo di superare alcuni vecchi
fronti franosi e risalendo in forte pendenza fino al Colle Perrin sul sentiero
13. Scarse le indicazioni, se si eccettua qualche ometto; la progressione è
comunque molto intuibile, poiché il colle resta sempre visibile. La
seconda via, sempre riservata a chi vuole collegare
i Laghi
Pinter al Perrin, richiede maggiore esperienza e, sebbene più
diretta e soprattutto in quota, è segnalata solo da effimeri ometti in pietra.
Si tratta di un sentiero pressoché parallelo al sottostante 13C, che diparte
tra le roccette oltre l'imbuto emissario del maggiore dei Pinter. Si supera
l'emissario, che poco oltre diviene una cascata, proseguendo brevemente su erba
prima di accedere alle roccette del fronte franoso a meridione del lago. Da
questo punto diparte anche un vecchio percorso (ben poco agevole e segnalato da
pochi ometti) per il Colle di Mascognaz;
dall'angolo sudoccidentale del Pinter si sale dapprima su stabili rocce,
scendendo quindi a mezza costa in zona più franosa, ai piedi dello sperone
occidentale della Gran Cima. E' dunque opportuno prestare
attenzione alle scariche di sassi ed agli smottamenti. Il
sentiero, superata la Gran Cima, perviene
direttamente al Colle Perrin ed è stato nuovamente percorso da Varasc.it sabato
24 luglio 2010, richiedendo circa 25 minuti. Presenta dunque il pregio di non
dover richiedere una discesa e risalita tra i due bacini, richiedendo comunque
una maggiore sicurezza di piede rispetto al 13C. Lago Perrin. Le vie di salita dal
fondovalle La terza via di salita al Perrin parte invece da Mascognaz, mediante il sentiero 14A, un percorso ameno con un tratto finale più impegnativo, di circa 3-3.30 ore totali. Il sentiero si inoltra profondamente nel Vallone di Mascognaz, tra pascoli, boschi ed alpeggi, lungo il Torrent de Mascognaz. Si superano gli alpeggi di Vieille e Chavannes, quest'ultimo recentemente restaurato ed ampliato, lasciando quindi la strada sterrata principale e voltando a sinistra in presenza di una piccola edicola con targa, collocata tra le rocce di un antico fronte franoso. Si segue la deviazione stradale fino alla soprastante Alpe Toulassa Inferiore, ove essa termina, salendo quindi su sentiero tra pascoli, ai piedi dei monti della Nonna, Pezzei e Chaleau. Si supera anche l'alpe Toulassa Superiore (2258 metri), oltrepassando una vecchia botte sulla destra del sentiero, adibita a cisterna. Il sentiero prosegue, ben marcato tra i pascoli, fino all'evidente gendarme roccioso definito Uomo di Pietra; a destra si gode un magnifico panorama sulla Punta Piure. Poco oltre, dopo un ultimo tratto più ripido ai piedi di grandi pareti rocciose, il 14A piega a sinistra fino a risalire l'emissario del Lago Perrin. Un breve tratto di sentiero è stato recentemente rifatto, a causa di lievi smottamenti; si perviene al lago in prossimità di una piccola laguna, meno profonda e solitamente costellata di eriofori. Non si sono notate variazioni di rilievo durante la salita del 23 luglio 2011. La quarta via di salita al lago consiste nel sentiero 13 che dal Crest prosegue verso la frazione Cuneaz, risalendone il vallone in circa 3 ore. Il percorso si inoltra tra pascoli e boschi, in un ambiente naturale piacevole e panoramicissimo, fino a quota 2160: qui il 13 abbandona il tracciato in comune con l'11A, piegando a destra e valicando il Torrent de Cuneaz che, nel luglio 2006, è stato sconvolto da frane e smottamenti. Proprio qui, nell'estate 2011, si è notato un duplice ponticello in muratura, provvisto di grandi tubi per il deflusso idrico e comodamente percorribile da una sponda all'altra. Si raggiunge la solitaria alpe Pian Long (2179), tra infinite tracce di pascolo; occorre prestare maggiore attenzione alle indicazioni in vernice gialla sulle rocce, proseguendo oltre l'alpeggio verso la testata del vallone. Il sentiero prosegue in lieve salita, in zona boscosa ed ai piedi del Monte Chaleau, incontrando più in alto il sentiero 13C che, come illustrato in precedenza (primo percorso di questa pagina) proviene dai vicini Laghi Pinter. Il tracciato, in zona ormai priva di vegetazione superiore e panoramicissima, raggiunge infine il Colle Perrin immediatamente al disopra del lago, con qualche tratto infossato e rovinato per via del deflusso idrico. La zona è del resto soggetta a rischio idrogeologico; nel luglio 2006 l'intero Lago Perrin venne ricoperto da un pesante strato fangoso, a danno dell'ossigenazione dell'acqua e della fauna ittica. Nel luglio 2011, ad ogni modo, anche questo percorso è risultato perfettamente agibile e ben segnalato. Durante la salita di domenica 11 agosto 2013, il tracciato nel canalone orientale del Lago Perrin si è presentato sommariamente indicato da svariati ometti; ne sono stati eretti circa altri trenta. Il lago effimero ai piedi della cresta della Gran Cima si è presentato colmo d'acqua. |