Bocchetta di Eclou Passo caratteristico per la sua conformazione ma poco frequentato, la Bocchetta di Eclou sorge a 2526 metri di quota nella riparata valletta dei Laghi di Estoul (2447 metri), in bassa Val d'Ayas. Nel 1966, l'autore Mario Aldrovandi definì questo valico Passo della Bocchetta. Si trattava di un valico un tempo frequentato.
Nel 1896, Giovanni Bobba e Luigi Vaccarone
descrissero la salita al Passo della Bocchetta
- m. 2555 - e il Passo di Val Nera - m. 2677 - i quali mettono in
comunicazione i pascoli superiori di Palesina (Brusson) con Gressoney,
ma generalmente essi sono frequentati soltanto da cacciatori e da
pastori. Il passo unisce la
valletta in questione all'erto vallone di Staller ed all'alpe Grueben
(2286 metri), permettendo una bella vista sul paesino di Gaby e sul lago
artificiale con tanto di diga dell'ENEL. Il percorso necessario per
raggiungere la Bocchetta parte dai 1815 metri di Estoul e,
contrassegnato 6A, attraversa distese abetaie fino ad imboccare la
valletta dei laghi, pressappoco in corrispondenza del sottostante
abitato di Moucheroulaz (1924 metri): per maggiori informazioni, si
consiglia di visitare la pagina relativa ai laghi di Estoul. Vai
alla Galleria fotografica Superata con un minimo di attenzione la distesa
di rocce sulla destra del primo lago, in cui scompare il tracciato, si
incontra innanzitutto un poderoso gendarme di roccia alto una decina
di metri. Curiosamente lo si nota meglio guardando indietro dai pendii
sottostanti la Bocchetta, poiché mimetizzato dal colore grigio del
pietrame circostante. Si continua sull'erba e sul sentiero nuovamente
ben segnalato fino ad arrivare sotto la grande bastionata rocciosa della
cresta nordest del Ciosé, salendo a sinistra tra una vegetazione che,
all'ombra e nell'umidità, cresce piuttosto folta. Facendo attenzione
all'eventuale caduta di detriti dall'alto, si prosegue: il pendio
risulta breve e semplice, composto da erba e detriti pietrosi. In pochi
minuti giungiamo alla cosiddetta "Bocchettina", il primo
intaglio alla nostra destra: uno spazio colmo d'erba e largo meno di due
metri, così stretto da lasciar toccare contemporaneamente entrambe le
sue sponde rocciose, simile ad un colpo d'accetta nella cresta
intervalliva. Da qui scorgiamo una prima, limitata veduta di Gaby con il
suo lago. Scendiamo nuovamente al sentiero sul lato ayassino e,
continuando a risalirlo, arriviamo ad un passo evidentemente più largo
ed importante, segnalato da un alto totem di pietre. Si tratta della
vera Bocchetta di Eclou, più aperta e soleggiata, a 2526 metri
d'altezza: da qui ammiriamo meglio il sottostante vallone di Staller, la
già citata Gaby, e molto più in alto il nobile Weisshorn. Siamo sulla
cresta, appena a nord delle sei "dita" scorte dai laghi. Per quanto concerne la tempistica, ecco i dati
relativi alla salita di Varasc.it alla Bocchetta di Eclou ed alla Punta
Valnera, effettuata giovedì 27 luglio 2006. Lasciato il primo dei laghi
alle 10.15, abbiamo raggiunto la "Bocchettina" alle 10.35,
ammirando due aquilotti provenienti dalla cresta del Ciosé. Dopo una
pausa fotografica è seguito il passo principale (ore 10.48), mentre
alle 11.01 abbandonavamo la cresta Ayas- Gressoney cominciando il tratto
in costa sopra i laghi. Alle 11.56 eravamo infine al Colletto di Valnera,
alle 12.10 in vetta alla Punta omonima. Varasc.it è tornato alla Punta Valnera mercoledì 05 agosto 2009. Partito alle ore 07.30 dal parcheggio di Estoul ho toccato il bivio per il sentiero 6A alle 07.45, incontrando poco oltre i danni provocati da una valanga che ha distrutto ampio tratto del bosco, lasciando intravedere i prati di Moscerola in basso a destra. Per le 08.00 ero nella valletta dei Laghi di Estoul valicando il Rio Chamen, superando il primo lago colmato alle 08.10 e la Fontana Fredda alle 08.25. Raggiunto il primo dei Laghi di Estoul alle 08.35 ho piegato a destra raggiungendo in pochi minuti la Bocchetta di Eclou e, alle 08.50, la struttura portatile (con nuovo palo in acciaio) cui è annesso un helipad ligneo. Ho quindi proseguito mediante il sentiero 4, in cresta, raggiungendo la Punta Valnera. Tale sentiero, come illustrato nella apposita sezione, è caldamente sconsigliato da Varasc.it; la salita è stata ripetuta domenica 22 agosto 2010, concatenando le Punte Valnera e Valfredda.
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