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Grande Ghiacciaio di Verra

Uno dei maggiori ambienti glaciali della Valle d'Aosta, il Grande Ghiacciaio di Verra chiude a nord il profondo solco della Val d'Ayas, preludio alle retrostanti cime di confine, nonché la conca di Verra. La sua bellezza e la sua imponenza sono evidenti da quasi ogni punto dell'alta valle. Chiunque abbia proseguito dopo il Rifugio Ottorino Mezzalama per superare infine le grandi rocce levigate che ne chiudono definitivamente la cresta morenica non avrà mancato di notare lo splendore del contrasto offerto improvvisamente dal ghiaccio, dopo tanta roccia; sfortunatamente, anni di trend regressivo hanno intaccato l'ampiezza di questo bacino glaciale, con un picco particolarmente negativo riscontrato visivamente a fine luglio 2017 e ancora a giugno 2022. Nel tardo 2024, il ghiacciaio soprastante al Rifugio Mezzalama è parso occupato da un vasto lago di fusione, ogni anno visibilmente più esteso.

Un tempo molto più esteso, il Ghiacciaio di Verra si apre attualmente sopra al Rifugio Mezzalama, ed è diviso in Grande e Piccolo dallo sperone nero di roccia del Rifugio Guide d'Ayas al Lambronecca. Si presenta come un'immensa conca glaciale, attualmente purtroppo in ritirata come molti ambienti similari sulle Alpi; all'incirca al centro, l'inconfondibile conformazione rocciosa del Becco dell'Aquila. E' opportuno attraversarlo con le normali precauzioni relative alla progressione su ghiaccio. L'uso di ramponi è naturalmente consigliabile, così come di bastoni da sci o racchette telescopiche o piccozza e, soprattutto, di guanti e di opportune protezioni per gli occhi.

Per ulteriori informazioni sui ghiacciai ayassini e sullo stesso Grande di Verra, si suggerisce di consultare la sezione Aspetti naturalistici.

Salita al Grande di Verra

Raggiungere il Ghiacciaio di Verra non è difficile: vi si arriva proseguendo sul sentiero numero 7 oltre il Rifugio Mezzalama, da cui è raggiungibile in circa venti minuti, trenta su neve, come avvenuto il 5 ottobre 2024. Il percorso richiede il valico di facili rocce slavate, generalmente salde a parte la residua presenza di detriti e sassi, ed è ben segnalato da segni circolari di colore giallo e piccoli totem, oltre a bastoni colorati negli anni 2014 e 2015, presenti anche nel 2017 ma non nel 2022. Un'ultima bastionata di rocce rosse, molto ampie e facili da superare, precede immediatamente il ghiacciaio; questo tratto può diventare scivoloso in caso di abbondante innevamento o ghiaccio al suolo. Per gli interessati al Rifugio Guide d'Ayas al Lambronecca, il pianoro glaciale si traversa obliquamente sulla sinistra, quasi sempre usufruendo dell'evidente traccia. Una prima fascia detritica immette allo scivolo detritico e, quindi, all'ultima rampa sottostante il rifugio soprastante - da risalire con grande attenzione. 

Dal 2009, un nuovo percorso, debitamente segnalato da piccole frecce gialle, collega il Rifugio Ottorino Mezzalama al bordo inferiore del Grande di Verra, rendendo considerevolmente più agevole la risalita delle "rocce rosse". Come constatato nel 2013 e anche nel 2015, la progressione è agevole e ben segnalata. Si segnala che, come rilevato il 5 agosto 2015, la conca inferiore del ghiacciaio è ora ricoperta da un ampio laghetto di fusione, che rende difficile la progressione a chi intende salire direttamente dalle "rocce rosse". Tale laghetto è purtroppo parso particolarmente esteso il 29 luglio 2017, in concomitanza con le pessime condizioni del ghiacciaio, molto scavato nella parte prospiciente le rocce rosse e ricoperto quasi interamente da detriti rocciosi e sabbia grigia. In alto, la seraccata retrostante il pinnacolo del Rifugio Guide d'Ayas sembra molto attiva nello scaricare frammenti di ghiaccio, anche di grandi dimensioni: si raccomanda la massima cautela, anche per i buchi intravisti sul ghiacciaio nei pressi delle rocce rosse.

L'11 giugno 2022 il lago di fusione è parso quantomai esteso, e pessime le condizioni del ghiacciaio, a causa dell'inverno avaro di precipitazioni e del caldo intenso e anticipato. Come premesso, il lago è parso ancora più esteso, ancorché gelato, il 5 ottobre 2024.

Ghiacciaio di Verra. Le salite

Varasc.it è tornato al Ghiacciaio di Verra domenica 18 luglio 2010, partendo da Saint Jacques alle 06.45 e raggiungendo il Pian Inferiore alle 07.20, il Lago Blu alle 7.45, il Rifugio Mezzalama alle 09.30. Ripartito alle 10.10, ho raggiunto le "rocce rosse" ed il Ghiacciaio di Verra alle 10.35, notando le cattive condizioni del ghiacciaio immediatamente antistante. Si segnala che le paline a Saint Jacques attribuiscono 04.45 ore per il Rifugio Mezzalama (!) e 3 ore dal Pian di Verra, salvo tornare ad attribuire 4 ore al bivio per il Lago Blu (!). L'anfiteatro glaciale del Grande di Verra non è parso in buone condizioni. La traccia per il Rifugio Guide d'Ayas è invece ben visibile.

Varasc.it è tornato al ghiacciaio domenica 15 luglio 2012, salendo quindi al Rifugio Guide d'Ayas al Lambronecca. Provvisto di traccia, il Grande di Verra è parso in condizioni sostanzialmente buone, grazie tuttavia alla nevicata dei giorni precedenti. Ai piedi della seraccata si sono notati molti frammenti di ghiaccio. Nell'estate 2013, la progressione è risultata agevole grazie all'ottimo innevamento, specialmente a luglio. Si raccomanda comunque cautela in zona.

La salita del 4 luglio 2015, precedente la terza traversata integrale del Castore, ha rivelato purtroppo il Grande di Verra in pessime condizioni, a causa del prolungato periodo di forte caldo, con zero termico a 4800 metri. Enormi chiazze di ghiaccio vivo ne deturpavano la superficie, mentre le seraccate scaricavano anche di notte; sulla rampa soprastante le rocce di Lambronecca si sono notati molti crepacci completamente aperti, mentre la neve - fino ai piedi della Ovest del Castore - era cedevole anche nelle prime ore di mattina, tra le 04.00 e le 05.30, a causa dell'assenza di rigelo notturno.

La salita del 5 agosto 2015 ha evidenziato un'estensione dell'area di ghiaccio vivo, di colore grigiastro, osservata il 4 luglio. Numerose le spaccature nella parte inferiore del ghiacciaio, oltre ai detriti caduti dalla seraccata superiore. La rampa che conduce al Guide d'Ayas si presentava quasi priva di neve, da affrontare con cautela.

Le salite successive, inclusa quella del 18 giugno 2016, hanno purtroppo confermato - anche solo visivamente - il trend regressivo in atto, perlomeno, dall'estate del 2003.

La salita del 29 luglio 2017 ha visto il Grande di Verra nelle condizioni peggiori, personalmente e visivamente parlando, riscontrate nel corso dei 34 anni di vita di chi scrive. Un album fotografico correlato è disponibile nell'account FB di Varasc.it dalla sera del 31 luglio 2017.

La salita dell'11 giugno 2022, come anticipato, ha rivelato condizioni drammatiche di regressione del bacino glaciale di Verra.

La salita del 5 ottobre 2024 ha contribuito ad aggiornare le informazioni inserite in questa pagina.

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