Nota: Questa pagina dispone di un tracciato GPS scaricabile nell'apposita sezione.
Il caratteristico abitato di Resy si presenta come un villaggio altamente suggestivo e gratificato da una posizione altamente panoramica sull'alta Ayas, posto al disopra di Saint Jacques-Blanchard ed all'imbocco del profondo Vallone di Bettaforca, nonché ai piedi del Palon di Resy. Più in dettaglio, l'hameau è posto sulla spalla glaciale della testata valliva. La sua posizione, calcolata in Avenue de l'Ermeto, è N45 51.959 E7 44.405, mentre la quota è di 2072 metri, riferita al Rifugio G. B. Ferraro. Vista la vicinanza dei due rifugi e l'importanza storica ed architettonica di questa autentica perla delle Alpi, si è deciso di non disperdere in più sezioni le informazioni inerenti a Resy, concentrandole tutte in una sola sezione relativa alle sue famose strutture ricettive ed alle sue caratteristiche.
Nella stagione invernale, l'abitato di Resy è meta di due itinerari ciaspolabili: l'usuale via di salita da Saint Jacques ed il sentiero 8B proveniente dal Pian di Verra Inferiore, che lo collega anche al Lago Blu.
La fortunata collocazione in un contesto naturale di rara bellezza, il panorama e la presenza di ben due rifugi contribuiscono a rendere Resy uno dei punti più noti e rinomati della Val d'Ayas. Il villaggio ha detenuto a lungo il record di paese più alto d'Europa ad essere abitato stabilmente lungo tutto l'anno e vanta antiche radici Walser. Tuttora, Resy è parte del Grande Sentiero Walser o Der Grosse Walserweg, un percorso volto a mostrare le molteplici anime regionali e locali dell'antico mondo vallesano; ma Resy è parte anche di un secondo tracciato. Tra il 20 ed il 21 giugno 2009 è stato infatti inaugurato il Sentiero Beato Pier Giorgio Frassati, un percorso devozionale e spirituale di circa 5.30 ore esteso da Saint Jacques a Fiery ed all’alpe Varda, dal Pian di Tzére al Pian di Verra Inferiore e quindi a Resy, rientrando nuovamente a Saint Jacques. Il progetto è stato ufficialmente presentato venerdì 19 giugno 2009 presso la Sala Convegni del santuario biellese di Oropa. Informazioni sono disponibili anche ne Lo Scarpone di giugno 2009, pagina 15, trafiletto "Sentieri Frassati"; oltre a tali percorsi, Resy è il punto di partenza per la salita al Palon ed ai Laghi di Resy, al Monte Rosso di Verra, alla Punta Bettolina, al Colle della Bettaforca, al Rifugio Quintino Sella al Felik e così via.
Resy. Le vie di salita
Si sale a Resy da Saint Jacques mediante il sentiero 9 che nell'autunno 2005 è stato intersecato da una strada la cui costruzione ha comportato l'abbattimento di svariate conifere dell'antico bosco sottostante la bella e variopinta Casa Rejache. L'itinerario di salita richiede 45 minuti, con difficoltà E, malgrado l'intero percorso 9 sia qualificato come EE visto il suo proseguimento fino al lontano Rifugio Quintino Sella. Il dislivello da Saint Jacques ammonta a circa 390 metri e la salita è ripida ma agevole, sempre riparata dal bosco ad eccezione dell'ultimo, panoramicissimo tratto; si può salire fino a Resy anche nel periodo invernale. Come premesso, il percorso tocca dapprima la colorata Casa Rejache, a circa 1800 metri, impennandosi ai piedi delle due case dell'Alpe Raccard, oggi interamente restaurate; segue l'ultimo tratto, già ai piedi di Resy. Nel tardo dicembre 2011 si è notato un semplice cartello ligneo, Resy 30 minuti, affisso in prossimità dell'abitazione e della Fontana dello Scoiattolo.
Una seconda via di salita proviene invece dal Pian di Verra Inferiore, mediante il sentiero 8B, la cui difficoltà è T. Il percorso richiede nominalmente 45 minuti o meno, partendo dall'ampia e frequentata poderale che si immette nel Pian Inferiore salendo da Blanchard-Saint Jacques; l'ultimo tratto di strada, appena prima del pianoro, presenta una evidente fontanella in pietra, al cui fianco sorge la deviazione per Resy, ben segnalata dai cartelli dei due rifugi. Il sentiero presenta alcuni saliscendi nel fitto bosco, restando sempre ben evidente, ed uscendo sugli assolati pendii erbosi appena alle spalle del villaggio. E' tuttavia doveroso specificare che, nel mese di luglio 2011, si è notata sulle paline gialle della segnaletica a Saint Jacques una modifica apportata a pennarello o con l'applicazione di una targhetta lignea. Tali correzioni indicano una tempistica di 1.35 ore (!) per Resy sentiero 9, e conseguentemente per i rifugi Ferraro e Guide Frachey (Alta Via numero 1). Questa stravagante tempistica appariva assolutamente eccessiva, ed è stata debitamente corretta nel corso del 2013.
Resy. Il Rifugio Ferraro
Il Rifugio Giovan Battista Ferraro si trova lungo la principale stradina del villaggio, Avenue de l'Ermeto, che d'estate è adibita a panoramica terrazza all'aperto, con tanto di fontanella ed antica teleferica, oggi in disuso. Dispone di 26 posti letto in otto camere ed un camerone, nonché di moderni servizi con doccia e di una piacevole sala di meditazione e lettura; storicamente gestito da Fausta Bo di Saint Jacques, ha cambiato gestione nel 2018. Il numero di telefono è 0125 307668-0125 307668, cellulare 335 1345567-335 1345567, indirizzo di Posta elettronica mail@rifugioferraro.com, indirizzo Web http://rifugioferraro.com/. Il rifugio consta di tre piani ed è stato costruito su un'antica abitazione Walser, di cui conserva tuttora l'architrave, ben visibile nella stanza d'ingresso al pianterreno; vi campeggia l'incisione 1560 e il misterioso marchio 4, tipico della cultura di questo fiero popolo.
Di fianco si nota un murale raffigurante la leggenda dell'Eremita di Resy, popolare nella valle e, secondo Fabio Courmoz ne La Parrocchia di Challand-Saint-Victor. Religiosità popolare, edifici religiosi, tradizioni e curiosità, identica a quella del Santo di Provèche: invitato dal parroco di Antagnod a recarsi ad assistere alla messa ed a ricevere i sacramenti, l'eremita stupì i presenti poggiando il proprio pastrano su un raggio di sole. Si tratta di un evidente e piacevole inno alla semplicità ed alle virtù dei più umili, forse vicino alla vena di "rivalsa" popolare presente nella tradizione valdostana nei confronti dei dotti sacerdoti (la tematica della feusecca, riscontrata in ogni valle aostana). Particolarmente rinomata è la cucina del rifugio, la cui struttura è stata interamente restaurata nel corso del 2008 e del 2009, presentandosi rinnovata nella bella stagione 2010. La parte più orientale della costruzione è di proprietà dell'Azione Cattolica piacentina.
Resy. Il Rifugio delle Guide Frachey
Il Rifugio Frachey si trova in un'antica e suggestiva abitazione splendidamente posta sul soleggiato pendio di Resy, a poca distanza dal soprastante Rifugio Ferraro, ed è gestito da Roberta Kauffman. Dispone anch'esso di un sito Internet, http://www.rifugioguidefrachey.it/, mentre il recapito telefonico è 0125 307468-0125 307468 e l'indirizzo di Posta elettronica rifugioguidefrachey@libero.it. Aperto tra giugno e settembre, il rifugio offre 38 posti letto. La struttura, un antico rascard, è particolarmente suggestiva. Sfortunatamente, il rifugio è stato chiuso provvisoriamente nell'agosto 2010 (si veda l'articolo di Daniele Genco ne La Stampa del 19 agosto 2010, Sigilli della Forestale al rifugio senza fogna).
Salita a Resy. La nuova segnaletica invernale
Sabato 13 febbraio 2010 si è notata una nuova segnaletica di recente creazione, inerente anche a Resy. Gli abitati di Blanchard, Fiery e Resy sono stati infatti uniti, nella stagione invernale 2009-2010, dalla nuova Traccia 1 evidenziata dalla segnaletica rossa. Tale percorso sale da Saint Jacques al Pian di Verra Inferiore ed al soprastante Lago Blu, raggiungendo quindi Resy e rientrando a Saint Jacques, con difficoltà "M"; il tracciato è apparentemente destinato all'escursionismo invernale con ciaspole. A Blanchard si nota una palina rossa per Fiery, cui vengono attribuiti 50 minuti di percorso. Al Pian di Verra si notano due paline, afferenti a Resy ed al Lago Blu: la prima attribuisce una tempistica di un'ora, la seconda di 55 minuti. Queste paline recano la firma del Sentiero Frassati.
Resy. Una leggenda
Secondo il volume Walser, mercanti e notai, Resy era anticamente il villaggio “più elevato d’Italia”. Una leggenda vuole che due fratelli di Resy, dovendo cucinare una farinata, si dirigessero uno a Zermatt a comprare il sale, l’altro a Verrès per la farina di frumento, poiché entrambe le località erano poste a sette ore e mezza di distanza dal piccolo villaggio. La spiegazione della leggenda, ovvero il legame e la vicinanza tra le colonie vallesane in Svizzera, è ovvia.