Valle d'Aosta e Biellese
Luigi Mallé, Pietro Torrione
Valle d'Aosta e Biellese
Centro Studi Biellesi, Sandro Maria Rosso Editore Stampatore in Biella, 10 aprile 1970. 122 illustrazioni e stampe fuori testo a colori ed in b.\n., pagine 399. Legatura editoriale, copertina rigida in tela, fregi in oro sul dorso e sulla copertina. Sovracopertina in acetato trasparente. In quarto. Formato 31.5x24 cm. Esemplare numero 423 di 1000. Prezzo: Euro 90,00 (da concordare).
Cultura, razionalità, anni di severo e pragmatico addestramento universitario evidentemente non sono sufficienti a sopire i più atavici istinti della mente umana, specialmente quando l'intelletto torna a percorrere gli ammalianti sentieri delle passioni più profonde. Nel caso presente, la convinzione quasi superstiziosa e piacevolmente fatalista che siano i libri a scegliere i propri lettori, e mai viceversa. Almeno per quanto concerne i titoli più preziosi, i gioielli della Corona di un appassionato bibliofilo, i punti cardine di una conoscenza specializzata.
Una breve ma ansiosa attesa, lunghi contatti, ed infine il gioiello, l'inaspettato e prezioso colpo di fortuna più grande, per un biellese da sempre innamorato delle montagne, della Val d'Ayas e dell'intero territorio valdostano, della sua storiografia, della sua cultura antichissima ed affascinante... E, poco alla volta, alla costante ricerca della sua bibliografia. Una edizione poco nota, di grandissimo pregio, un testo di valore corredato dalle immagini di Quinto Savio, tutte impressionate su un solo lato delle pagine di carta pesante e rigida, durevole, robusta. Luigi Mallé e Pietro Torrione non si sono limitati a consacrare un vero canto d'amore al profondo, atavico legame che unisce le genti biellesi a quelle valdostane, realizzando bensì un'opera stupefacente. Un volume massiccio, elegante, profondo e delimitato da ampi e candidi margini, che attrae irresistibilmente l'appassionato.
Sono stati stampati solo 1000 esemplari di questa seconda edizione, di cui il presente volume è il numero 423. Il testo è composto in carattere Garamound, su carta fabbricata a mano dalle Cartiere Milani di Fabriano, con lavorazione N2856: in calce al testo si legge, inoltre, La giustificazione della tiratura nelle mani dell'editore è sanzionata da Fernando Savio con firma autografa su di ogni esemplare a fianco della numerazione. (...) Tutto il materiale relativo alla presente opera è stato biffato per cui non sarà più ripetuta. Il testo è ripartito in più sezioni, vere miniere di dati storiografici e toponomastici. Fino a pagina 68 si trovano le pregevoli illustrazioni di Quinto Savio, in seguito riedite come stampe da parete, ventiquattro tavole illustrate sul recto di ogni pagina che riproducono quindici manieri e torri valdostane, oltre a nove chiese e costruzioni storiche biellesi.
La seconda sezione, estesa fino a pagina 229 e curata da Pietro Torrione, si intitola La Valle d'Aosta e il Biellese. Rapporti storici dall'Antichità al Rinascimento, abbellita da 16 tavole illustrate a colori e firmate da pittori sette ed ottocenteschi. La terza sezione, estesa da pagina 231 a pagina 245, si intitola Geneaologia dei Vallesa, comprendendone l'Albero genealogico ed una interessantissima Bibliografia essenziale. La quarta sezione, estesa da pagina 247 a pagina 392, contiene settantadue illustrazioni in bianco e nero ritraenti castelli e torri valdostane. Un'opera semplicemente stupenda, da collezionare. La storia, trascritta su carta, dell'ancestrale legame delle genti biellesi con le vallate poste a nord del Mars.