Carolina Filippini
Alfredo D’Andrade. Precursore e mentore nel recupero e valorizzazione delle antichità in Valle d’Aosta
Le Château Edizioni, Aosta. Biographica. Collections d’Histoires et Vies de Valdôtains, Venaria 2007. Pagine 85, formato 20x13.5 cm. Illustrazioni in b.\ n.
Breve ed affascinante pamphlet, figlio di una bella ed approfondita collana, Alfredo D’Andrade. Precursore e mentore nel recupero e valorizzazione delle antichità in Valle d’Aosta si propone come interessante saggio dedicato alla figura di un uomo complesso, ispirato e geniale, nato nella remota Lisbona nel 1839. Un uomo destinato a ritagliarsi un posto d’onore nell’elenco degli amanti e dei salvatori della storia valdostana, direttore a partire dal 1886 della Delegazione per la conservazione dei monumenti del Piemonte e della Liguria. Suo è il merito di aver sognato, e quindi effettuato, lo studio ed il salvataggio di innumerevoli vestigia storiche valdostane, tra cui alcuni importanti siti ayassini.
Il libro è ripartito in sei capitoli. D’Andrade, il giovane pittore ribelle (1839-1864). I primi anni italiani: da pittore ad architetto (1864-1871). I primi studi storiografici e le azioni di tutela in Valle d’Aosta. D’Andrade, architetto-restauratore. Vicende di archivi. Opere e progetti in Valle d’Aosta. Il pamphlet si chiude con una interessante e densa Bibliografia, alle pagine 79 e 80. L’apparato iconografico (fotografie, antiche planimetrie e schizzi dell’autore, immagini) in bianco e nero arricchisce la lettura, concorrendo a creare un testo al contempo erudito e di facile lettura.
Un volumetto da ricercare e collezionare, vista la recente edizione.