Laurent Sarteur
I Capitani di Villa Challant
Edizioni Stylos, Tipografia Est, Torino (gennaio 2005). Pagine 190
Un romanzo breve, un interessante racconto ambientato all'epoca (1456) della dura lotta che contrappose la nobile e fiera Caterina di Challant ed il suo feudo alle pretese dei cugini spalleggiati dalla Camera ducale sabauda. Un giovane soldato fedele alla signora ed alla casata Challant riesce a lasciare il castello assediato di Chatillon per raggiungere Ayas ed i relativi manieri: la sua missione è sfuggire alle soldataglie mercenarie bavaresi che devastano la valle, per avvertire Pierre d'Introd del pericolo corso dalla moglie e dalle sue figlie adottive.
La storia ci rende noto il triste, tragico finale di questa disperata missione di soccorso che vide un pugno di uomini caricare un intero esercito: il pregio del romanzo di Sarteur, però, non ne viene affatto intaccato. Questa opera ci permette di avvicinarci in maniera più profonda e personale a quei lontani eventi, finora tramandati unicamente dalla storiografia - rigorosa ma distante dalle emozioni e dal punto di vista umano delle vicende. Leggiamo così di una Ayas radicalmente diversa dall'attuale: una terra piena di oscure foreste e miti, briganti, temibili lupi e cinghiali, armigeri e di tutte le sventure (massacri efferati, razzie, abbandono e fuga delle popolazioni dai villaggi) purtroppo ancora portate da ogni guerra.
Un romanzo da acquistare e da leggere, uno stile semplice e veloce, piacevole, una trama scorrevole ed accattivante. Un raro esempio di narrativa in un panorama più incline alla saggistica.