Giuseppe Mazzotti
Montagnes Valdôtaines
Nuovi Sentieri Editore, ristampa anastatica della litografia FARAP (Bologna), 1993. Formato 21x16 cm, rilegato. Pagine 254. Prezzo attuale da concordare con il venditore.
Un romanzo d’altri tempi, per il raffinato stile narrativo e per le immagini evocate, ricordi di un mondo contadino ed alpestre ormai da tempo dimenticato e scomparso. Aperta dalle parole e dal ricordo di Mario Rigoni Stern, la terza edizione di questo volume è stata cortesemente regalata dal CAI Verrès a Varasc.it in occasione della bella serata di presentazione de Le Vette della Val d'Ayas del 21 maggio 2009. Si tratta di un titolo rinomato, vincitore nel 1952 del Premio S. Vincent; le prime due edizioni comparvero proprio nel 1951 e nel ’52, ad opera della trevigiana Libreria Editrice Canova.
Il romanzo è ripartito in tre parti: L’Alpe di Pana, Il Mont Maudit, Il Cervino. A loro volta esse si suddividono temporalmente, dagli anni del primo dopoguerra a dieci anni dopo, fino al 1933. Suoi personaggi sono, oltre ai pastori ed alle guide, Dorina, Lino ed Amilcare. Quest’ultimo è Amilcare Crétier, celebre e fortissimo alpinista nato a Verrès nel 1909 e mancato durante la vittoriosa discesa dal Pic Tyndall, sulla Cresta De Amicis, nel 1933. L’Autore, Mazzotti, sposò nella realtà la sorella di Amilcare, Nerina, regalando alla memoria del defunto scalatore questo bellissimo titolo in cui rivivono i più bei nomi dell’alpinismo valdostano, oltre alle sue leggende, alle sue valli, ai suoi alpigiani e, soprattutto, alle sue nobili vette. Sempre nel 1993, anno di pubblicazione di questa terza edizione, il CAI Verrès propose al pubblico il Diario alpinistico di Crétier, in occasione del sessantesimo anniversario della sua scomparsa.
Un romanzo indissolubilmente legato a Verrès, che non a caso muove le sue prime pagine proprio dall’allora inesplorato rudere del suo maniero.