Posto a 1701 metri (N45 51.467 E7 43.929) e facilmente raggiungibile in automobile nella frazione Frachey, a poca distanza da Saint Jacques, questo rifugio è stato sfortunatamente distrutto da un incendio divampato nella notte tra il 22 e il 23 maggio 2013: nel corso della tragedia è morto un decoratore casalese, il quarantatreenne Marco Corino, socio del CAI e recentemente sposatosi ad Antagnod.
Secondo le fonti disponibili, il decoratore si era attardato al rifugio dopo alcuni lavori, mentre due amici erano rientrati a Casale Monferrato. Il rifugio era chiuso per lavori di restauro successivi ad un imprevisto allagamento, causato dal disgelo. Le fiamme sono divampate intorno alle 2.30 di notte, cogliendo nel sonno l'unico occupante; entro le 3.00 sono intervenuti circa trenta vigili del fuoco con cinque mezzi ed altre due squadre di supporto. La struttura è andata tuttavia interamente distrutta e, localmente, si sospetta che l'incendio sia partito da una stufa interna all'abitazione, costruita peraltro in legno; la salma del socio CAI è stata trasferita al cimitero di Champoluc ove è stata vista dal medico legale. Sull'accaduto hanno indagato i Carabinieri di Brusson.
Il rifugio risaliva agli anni Trenta ed era a disposizione con 32 posti letto come baita d'appoggio per gruppi del Club Alpino. Era raggiungibile dal sentiero che sale appena dopo il parcheggio dell'officina sottostante l'impianto di risalita del Frachey, oppure in automobile dalla strada statale, svoltando a destra appena prima di entrare in Saint Jacques.