Posto a 2775 metri di quota sulla dorsale intervalliva Ayas-Valtournanche, il Colle di Nana è un valico antico e importante, paragonabile per rilievo e frequentazione a passi alpini quali il Colle Ranzola ed il Colle Portola.
Ben conosciuto e frequentato, il Colle si trova in posizione N45 51.279 E7 40.810 ed è situato a nord dei 3010 metri della Becca di Nana (Falconetta) e a sud dei 3033 della slanciata Becca Trecare. Sorge inoltre a poca distanza dalla panoramica Punta Falinère; ai suoi piedi si trova il Rifugio Grand Tournalin.
Colle di Nana. La letteratura
L'abbé Bonin, nel 1928, ricordò questo importante valico, precisando anche la presenza di un joli petit lac in una conca, poco più ad oriente del passo vero e proprio. Questo laghetto, assolutamente effimero, è scomparso già dopo la metà di luglio 2011. Nel 1899, l'abbé Amé Gorret e Giovanni Varale descrissero il Colle di Nana nell'opera Guida illustrata della Valle di Challant o d'Ayas. La traversata di questo colle è assai più lunga di quella dei due precedenti; occorrono non meno di cinque ore per recarsi a Valtournanche. Si esce a nord d'Ayas, seguendo la strada che passa alle borgate Bisson, Magnéaz, Pallonettaz e Palin. Da quest'ultima, si sale a sinistra fino alla foresta, ove la strada, dirigendosi a destra, prosegue quasi orizzontalmente sino ai châlets inferiori di Nana, donde entrasi nel vallone di questo nome, che si percorre seguendo la riva sinistra del torrentello.
Nel 1962, La Valle del Cervino di Francesco Cavazzaro descrisse questo passo e la salita da Cheneil, via alpe Champsec e Col de Croux: E' il valico più alto di questo gruppo: si apre tra la Becca Trecaré a N e la Becca di Nana a S. Costituisce la comunicazione più diretta tra Cheneil o Chamois e la parte alta della Valle d'Ayas (S. Jacques, Frachey). Stupendo panorama sulla catena fra le Rocce Nere ed i Lyskamm.
Colle di Nana. Le vie di salita
Si può giungere al colle dai 2105 metri di Cheneil via alpe Champsec (2331) e Passo della Fontanette (2697), con un dislivello complessivo di 730 metri, ai piedi della bella Punta Falinère (2763). Alternativamente lo si può raggiungere da Corgnolaz (1836) presso Chamois, via alpe Novales (2040) ed alpe Clevabella (2243).
Per quanto invece concerne la Val d'Ayas, il sentiero 3 (difficoltà E) collega Mandriou al passo in tre ore e mezza, via Colle Vascotchaz, mentre il sentiero 4A (difficoltà E) si inoltra da Saint Jacques nel lussureggiante Vallone di Nana, toccando anche il Rifugio Grand Tournalin, in circa 4 ore. Sempre dal colle passa anche l'Alta Via numero 1 Gressoney-Courmayeur, distinguibile dal numero uno inserito in una segnaletica gialla e triangolare, che collega Saint Jacques a Cheneil.
Dal Rifugio Grand Tournalin, nell'alto Vallone di Nana, si può raggiungere in poco tempo il colle omonimo salendo su prati e rocce affioranti verso ovest, in direzione della grande bastionata rocciosa ai piedi dei contrafforti settentrionali della Falconetta. Poco prima del rifugio, un grande masso erratico (circa 2554 metri) che nasconde una piccola stalla si erge a destra della carrabile: all'altezza del masso, ma sulla sinistra della poderale, si scorge un'evidente lapide con tre frecce gialle ed il simbolo triangolare dell'Alta Via numero 1.
Il sentiero è ben battuto tra l'erba e visibile a distanza. Porta inizialmente ad attraversare i pascoli prospicienti il rifugio, poi a salire in costa verso il colle puntando sulla bastionata rocciosa che si attraversa agevolmente tra rocce affioranti e qualche tratto lievemente sabbioso, grazie anche ad una nuova scalinata in pietra. Il panorama alle nostre spalle diventa molto piacevole, mentre il 4A resta ben battuto. Superata la bastionata si ritorna su terreno erboso, con qualche basso dosso che premette all'incavo orizzontale del colle, un vero colpo d'accetta nella poderosa cresta intervalliva: alla nostra sinistra notiamo difatti il grandioso versante settentrionale della Falconetta o Becca di Nana, mentre sulla destra pendii erbosi più distesi e dolci conducono in alto, in direzione del bivio per il Petit Tournalin (3207) e la Trecare (3033). Prima di svoltare per queste mete, però, è bene continuare in orizzontale per qualche passo fino al grande ed evidente ometto piramidale, sulla cui cima tronca svetta una pietra bianca, identico a quello reperibile sul Colle Pinter (2777): un cartello giallo reca la dicitura "Alta Via numero 1, Col de Nannaz-Crétaz 3.30 ore, St. Jacques 2.00 ore".
A destra del totem parte una rampa di sfasciumi scuri, inizialmente poco inclinata e successivamente più ripida, con le tracce di sentiero per il pianoro ad oriente della Trecare, lungo la Cresta del Diavolo che la collega al Petit Tournalin. Stagionalmente si può anche incontrare una piccola pozza sorgiva sulla destra del totem, asciutta nel luglio 2006 e nel tardo luglio 2010, del tutto scomparsa a luglio 2017.
Colle di Nana. La tempistica
Per una più esauriente consultazione della tempistica, riportiamo gli orari registrati durante l'ascensione effettuata da Varasc.it mercoledì 19 luglio 2006, in condizioni meteorologiche perfette (ricordando inoltre che, nello stesso giorno, è stato salito anche il Monte e Colle Croce). Raggiunto l'attacco del sentiero 4A alle ore 08.25, abbiamo raggiunto il colle alle ore 09.08, fermandoci per le fotografie di rito.
Domenica 25 luglio 2010, Varasc.it è tornato alla Becca Trecare, partendo da Saint Jacques alle 7.40 e raggiungendo sul sentiero 4A il Rifugio Grand Tournalin alle 8.25. Ripartito alle 8.50 sul sentiero 3C, ho raggiunto il Colle di Nana alle 09.15 e la Trecare alle 09.55. Durante l'escursione non si sono notate differenze con quanto descritto nel manuale Le Vette della Val d'Ayas.
La salita di domenica 21 luglio 2013 ha evidenziato la presenza di vasti nevai e del laghetto sottostante il colle, assente invece nel tardo settembre 2014.
La salita del 22 luglio 2017 non ha evidenziato variazioni di nota. Si conferma la presenza di un branco stanziale di stambecchi, raccomandando di non disturbarlo con rumori, bambini e cani.