Paolo Castello, Giancarlo Cesti "Miniere
della Val d'Ayas" PIT "Les Familles et l'accueil", pagine 107. Formato 30x22 cm., repertorio fotografico, planimetrie e schemi a colori ed in b.\n. Edizione fuori commercio. Presentato a Brusson nel corso dell'estate
2008, difficilmente reperibile al di fuori della Valle, questo
interessantissimo testo - piuttosto specialistico, più che consultivo
o meramente didascalico - è stato patrocinato da numerosi Enti, tra
cui la Regione Autonoma Valle d'Aosta, la Comunità Montana Evançon,
i Comuni ayassini di Brusson, Challand-
Saint- Victor e Challand- Saint-
Anselme, il Progetto Leader ed il GAL o Gruppo Azione Locale. Il
volume, di ampio formato, vuole rendere conto della grande ed
importante storia mineraria ayassina, che - come premesso da Elso
Gerandin e Tiziana Thiebat - ha avvicinato quantomeno tutte le
famiglie di questa terra, un tempo. Si tratta di un'opera di cui,
personalmente, ho più volte sentito parlare e far riferimento, senza
poterla mai visionare fino all'estate 2009. E' difatti una edizione
fuori commercio, priva pertanto di prezzo di vendita. Il volume è molto particolareggiato, accurato
nel testo e nel raro repertorio fotografico, chiaramente strutturato
ed elaborato da esperti del settore geologico e minerario. Colpisce la
presenza, quasi un ripensamento, dell'Indice
incollato nella pagina del frontespizio, immediatamente dopo la
copertina del libro. Esso consta di otto capitoli: Le
miniere della Valle d'Aosta. Geologia. La miniera di Sache- Isollaz
Comune di Challand- Saint- Victor. La miniera di Orbeillaz Comune di
Challand- Saint- Anselme. Le miniere del versante orientale della
Testa Comagna Comuni di Challand- Saint- Anselme e Brusson. Le miniere
della rupe di Chamousira Comune di Brusson. Le miniere di minore
importanza. Le tecniche minerarie impiegate. Il testo è chiuso da un interessante Glossario
minerario, da una ricchissima Bibliografia
(pagine 103 e 105) e dai doverosi Ringraziamenti
degli Autori. In altre parole, un vero
concentrato di informazioni. Si tratta di un'opera di grande importanza che rivela una cura molto approfondita nella scelta dei dettagli, nella chiarezza esplicativa e nel fascinoso connubio tra antiche fotografie e documenti d'epoca. Un vero e proprio caposaldo contro l'eterna minaccia dell'oblio che attanaglia tanta toponomastica, tanta storia e cultura alpina delle nostre amate valli. Sarebbe pertanto fortemente auspicabile una sua ben maggiore diffusione, al di fuori del mero contesto accademico o valligiano, in modo da diffondere ulteriormente il prezioso apporto culturale che Miniere della Val d'Ayas cela tra le sue pagine. Tanto più che, come auspicato dagli Autori, il libro suggerisce la messa in sicurezza in chiave espositiva di qualche tratto delle miniere ayassine, per favorirne la visita dei turisti. Pubblicato, nell'aprile 2010, il Reportage L'Oro della Speranza, la Val d'Ayas a Milano. |
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