Lac Vert
Bacino lacustre isolato e poco conosciuto, il Lac Vert si trova in alta Val d'Ayas. E' posto a 2723 metri di quota, a nord del Colle Croce (2801 metri), nel severo ambiente roccioso costituito dal Monte e Colle Croce o Mont Brun (2894) a sudest, dal Grand Tournalin (3379) ad occidente, dai contrafforti del Monte Roisettaz (3334) a nordovest. In particolare, sul lago incombe la poderosa parete orientale del Tournalin. Il Verde si trova sul terrazzo parallelo al sottostante
vallone di Cime Bianche, formato per quasi tutta la sua lunghezza da
banchi di calcemicascisti ed un tempo caratterizzato da piccole polle,
scomparse poi per colmataggio o prosciugamento, dopo la fine dei nevai
perenni soprastanti. Resta solo il più meridionale, il Lago Verde, un
lago di circo. La sua forma è quadrangolare, con angoli smussati e
sponde abbastanza regolari. Nel 1927 è stato valutato profondo almeno
15 metri sul lato meridionale. Chiuso a N da una soglia di
calcemicascisti montonati, alta ed arrotondata, interrotta nell’angolo
superiore W dall’emissario. Secondo il glaciologo professore
Umberto Monterin non esiste un vero immissario. Pertanto il Verde è alimentato
dal nevaio “adagiato sul
versante meridionale, ossia contro la spalliera del circo, e che è
relativamente persistente perché volto completamente a N”:
un nevaio oggi inesistente, restando il solo pendio sassoso del Colle
Croce. Ad est del lago si trovano infine chiazze di prasiniti. Le sponde
appaiono curiosamente rossastre, visibili per un certo tratto
anche sott'acqua. Tre quarti delle rive, praticamente l'arco a
sudest e sudovest, sono interamente ricoperte da grandi
pietraie grigie, mentre la sponda settentrionale è lievemente più
erbosa. Secondo i dati del Catasto
Laghi pubblicati dall'Agenzia
Regionale per la Protezione dell'Ambiente, Per la severità dell'ultimo tratto, il percorso
successivo al Colle Croce è da considerarsi riservato ai soli
escursionisti esperti, capaci di affrontare tratti di pietraia e
sfasciumi anche instabili. Vai alla Galleria fotografica -Vai a GPSSalita al lago Per raggiungere
il lago occorre guadagnare il Rifugio
Grand Tournalin ed il vicino Lago Croce.
Guardando il rifugio si volta a sinistra (direzione nordest) sul
tracciato del sentiero numero 4 che porta da St.
Jacques ai 3334 metri del Monte Roisetta o Roisettaz, in direzione dei vicini Laghi
Croce, posti a 2586 metri sul fondo di una conca i cui pendii sono
costituiti di rocce, vecchi fronti franosi ed erba. Chiusa dalle alte
vette circostanti, questa conca può risultare singolarmente lugubre in
caso di maltempo: ricordiamo le leggende circostanti questi laghetti,
custoditi da streghe che avrebbero punito con diluvio incessante chi
avesse osato buttarvi un sasso. I laghi si raggiungono in meno di
un quarto d'ora dal rifugio, su sentiero a tratti ben marcato ed infine
pressoché scomparso, per fortuna nell'immediata vicinanza dei due
piccoli specchi d'acqua. Si procede sulla sinistra dei laghi senza
scendere al loro livello, cercando di intercettare il sentiero ben
battuto ma poco visibile dal basso. Traversiamo un pendio erboso
intervallato da ampie pietraie di probabile origine franosa, nelle quali
saltuari sassi instabili provano a rendere più emozionante la nostra
avventura, salendo quindi in direzione nord non senza aver superato
l'evidente rivolo immissario del lago sottostante. Il sentiero, una
volta trovato, si rivela perfettamente delineato tra l'erba e ci porta a
raggiungere, con poche svolte in pendio più ripido, un caratteristico
spiazzo sassoso chiuso davanti a noi dall'imponente versante grigio del
monte Croce. Pochi bassi totem di sassi si distinguono a malapena nello
spiazzo, mentre rocce più grandi ci offrono un comodo sedile, per
qualche minuto. Poco oltre, più a nord, abbiamo raggiunto i 2801 metri
del ventoso Colle Croce, tra l'ultima erba e sassi: un passo tra la
parte più elevata del vallone di Nana da cui proveniamo e gli ampi
pendii sottostanti il Grand Tournalin e, più oltre,
il Monte Roisettaz.
Sporgendoci notiamo il Lac Vert o Lago Verde, posto a 2723 metri sotto
al colle: una gradita sorpresa in mezzo a tanta pietra, al cospetto
della severissima parete orientale del Tournalin che ci sovrasta. Dal
colle, la discesa al lago richiede prudenza e saldezza di piede, a causa
del copioso materiale detritico circostante e dell'isolamento della
zona. Per quanto
concerne la tempistica si riportano gli orari registrati da
Varasc.it durante l'ascensione effettuata mercoledì 19 luglio 2006, in
presenza di ottime condizioni meteo, di ritorno dai 3032 metri della Becca
Trecare. Alle 13.05 abbiamo lasciato il rifugio Tournalin alla volta dei
laghetti Croce, cui siamo giunti alle 13.14. Alle 13.35 siamo giunti
allo spiazzo sassoso immediatamente sottostante il Colle Croce, al
cospetto dell'ancora imponente versante detritico del monte. Dopo
qualche minuto di pausa, alle 13.47 abbiamo lasciato il colle arrivando
alle 14.00 sull'anticima occidentale e, tre minuti più tardi, in vetta
al Croce.
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