Rifugio Grand Tournalin
Il rifugio Grand Tournalin (2535 metri, N45 51.511 E7 41.621) è collocato
in un ambiente naturale di rara bellezza, esattamente sotto le due cime del Petit Tournalin
(3207 metri) e Grand Tournalin (3379),
in prossimità del confine con la Valtournenche. Si tratta di un edificio di
tre piani e di ampia metratura, inaugurato nel 1994 da parte della famiglia
Merlet e posto al termine del ridente Vallone di Nana, presso l'alpe Tournalin
Superiore. Dal rifugio partono i sentieri per mete importanti, quali il Monte
Roisettaz, la via nord della Becca
di Nana, il
Monte Croce,
la bella Becca
Trecare.
Offre 45 posti letto in confortevoli camere perlinate da due o nove letti,
con una sala da pranzo panoramica in grado di accogliere ottanta persone; è
frequentato e rinomato a causa della sua posizione "strategica" sull'Alta
Via numero 1 della Valle d'Aosta. Il percorso per il rifugio richiede 02.30 ore
di facile cammino su carrabile o sentiero ed è affrontabile in mountain bike, con il dovuto allenamento.
Si parte naturalmente da St.Jacques,
dove il sentiero numero 4 comincia appena oltre il piccolo ponte a metà paese, dopo il
grande parcheggio centrale. Il sentiero è moderatamente ripido in alcuni tratti
iniziali, prima e dopo la frazione Droles, ma consente di risparmiare un notevole
lasso di tempo rispetto alla strada carrabile, con la quale si ricongiunge più
avanti. Vai
alla Galleria fotografica Nel periodo invernale, la salita al Rifugio Grand Tournalin è spesso intrapresa dagli sciescursionisti e dai ciaspolatori, seguendo, a seconda delle condizioni e dell'innevamento, la poderale che risale l'intero Vallone di Nana (vallone potenzialmente esposto a valanghe) o il più recente sentiero 4-4A che segue inizialmente il Torrente di Nana. Il tracciato svolta quindi affrontando i pendii più sicuri e meno erti, raggiungendo il rifugio con una svolta più "stretta" e chiusa dell'ampia curva della poderale; si raccomanda cautela ed attenta pianificazione del percorso, da effettuarsi solamente previa consultazione del bollettino valanghe, nonché dei vari bollettini nivometeorologici. La salita invernale del 17 febbraio 2008 ha richiesto 02.15 ore; si sconsiglia naturalmente di portarsi sotto al versante orientale della Becca di Nana e del Colle di Nana, per prudenza. Vai
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Rifugio Grand Tournalin. Le vie di salita E' possibile raggiungere il
rifugio mediante la strada poderale, che con molte svolte si inoltra nel
lussureggiante Vallone di Nana fino alla conca superiore, oppure mediante un
nuovo percorso. Tale sentiero (4\4A) corre parallelo alla strada, ma più basso
e sul lato sinistro del vallone, di fianco al Torrent de Nannaz; nel primo
tratto si biforca con il nuovo sentiero 3F per il Lago
Leichien. Il tracciato è ben marcato, grazie anche alla segnaletica dell'Alta
Via, e solo dopo aver superato un piccolo ponte comincia a risalire
verso destra, fino a raggiungere la strada poderale a mezza costa; qui si può
scegliere di proseguire lungo la poderale, oppure di continuare sul sentiero
che, con meno traffico ed in un contesto erboso di pascoli di grande bellezza,
risale infine fino ai piedi del rifugio. La carrabile risale invece l'intero vallone verso i
contrafforti inferiori dei Tournalin con svariati tornanti, piegando poi sulla destra fino a sbucare ai piedi del rifugio.
E' piuttosto frequentata, ed indicata per gli amanti della mountain bike. Poco
prima di raggiungere il rifugio, a strada curva di fianco ad un grande masso
erratico che nasconde un piccolo alpeggio. Da notare
è che il percorso ed il rifugio stessi, trovandosi in una
"rientranza" laterale della montagna, non sono visibili da Champoluc:
li si può invece distinguere da Resy, all'altro lato della vallata. Sono
disponibili bevande e piatti caldi, un buon servizio, e si può pernottare; un
servizio navetta con fuoristrada collega il rifugio a Champoluc e St.Jacques. Varasc.it è tornato al Rifugio Grand Tournalin domenica primo agosto 2010, partendo alle 06.25 da Saint Jacques ed arrivando alle 08.00 al rifugio; una nuova salita è avvenuta domenica 06 febbraio 2011, richiedendo circa tre ore per via delle pessime condizioni della neve.
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