Laghi Croce 

 

Raggiungibili in pochi minuti dal rifugio Grand Tournalin, i laghi Croce sono da anni ridotti ad un singolo e piccolo specchio d'acqua racchiuso in un'immensa conca formata dalle falde del Palon de Nanaz, del Monte Croce o Mont Brun e, ad ovest, dai Tournalin. Pendii erbosi e piane rocce delimitano le rive del lago, lasciando presto spazio ad immense rocce franate anticamente dai rilievi soprastanti. Particolarità di questo lago è l'appartenere a quella serie di bacini definiti, un tempo, "laghi delle streghe". Anche qui, la leggenda vuole che basti gettare un sasso nell'acqua per vedere piovere per giorni; in realtà, a giustificare la leggenda sono sempre state le nuvole copiosamente attirate dal massiccio del Grand Tournalin e del Petit Tournalin, capaci di richiamare fronti nuvolosi dalla Magdeleine e dalla Valtournenche. Secondo i dati del Catasto Laghi pubblicati dall'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente, i laghi Croce possiedono 1900 e 620 metri quadrati di superficie. Derivano dall'escavazione glaciale e dallo sbarramento detritico e, al rilevamento del 21 agosto 2001, risultano privi di fauna ittica, ricchi tuttavia di tricotteri e coleotteri acquatici.

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Partendo dal rifugio Grand Tournalin si raggiunge la conca lacustre in circa 15 minuti, su sentiero. E' sufficiente porsi in fronte al rifugio e scegliere il sentiero che parte alla sua immediata sinistra, che in poco più di dieci minuti vi porterà tranquillamente a meta. Il sentiero non presenta difficoltà ed è quasi completamente pianeggiante, spesso percorso dalle mandrie al pascolo che lo ampliano; gli ultimi metri, ormai in vista della conca, sono in relativa discesa. Il sentiero si perde tra le grandi rocce appena prima di arrivare al lago Croce, ma la sua direzione è ormai facilmente intuibile. Varasc.it ha raggiunto il lago sabato 13 agosto 2005, partendo alle 14.20 dal rifugio ed arrivando al Croce alle 14.34. Il lago, piccolo e posto sul fondale di una conca verde e pietrosa, è alimentato da un rivolo sulla sinistra. Purtroppo, vista la vicinanza con il rifugio, è spesso molto frequentato. Importante notare che il lago si trova sul sentiero numero 4, che da St.Jacques via Nanaz porta al Monte Roisettaz in sette ore (in realtà, il tempo è minore). A destra del lago, infatti, è ben visibile il sentiero che risale l'erta ma breve pietraia verso il Colletto di Nana, di circa 2720 metri di quota; il sentiero è in tre tratti, descrivendo una sorta di "Z". Dal Colletto si può godere un bel panorama sulle zone Cortot, Tzére e sui ghiacciai. A sinistra del Colletto parte la cresta verso il Monte Croce, piuttosto erta e richiedente un minimo di attenzione.

Un ambiente generalmente aspro e desolato, privo di vegetazione superiore, frequentato nel solo periodo estivo dagli ospiti del rifugio.

 

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