Croix de Saint Gilles e Mont Conge

 

Posto a 723 m. ed a N45 40.384 E7 41.411 al disopra della cittadina di Verrès, all’imbocco della Val d’Ayas, il Monte Conge si presenta come un roccioso spuntone bordato da frane e boschi, panoramico sul castello di Verrès eretto da Ibleto di Challand e sulla sottostante Collegiata di Saint Gilles. L’alta croce metallica, a traliccio, prende il nome da questa antica istituzione religiosa, fondata nel 925 da Adalberto di Ivrea. La Croix de Saint Gilles, illuminata di notte mediante un impianto a pannelli, è ben visibile dal fondovalle ed in particolare dall’autostrada A5. Il dislivello dai 390 m. di Verrès è di 333 m.

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La salita ha origine nella piazza René de Challand, al centro della cittadina, dove – seguendo per breve tratto la trafficatissima SR45 che risale Ayas – si perviene all’inizio del giardino botanico “Arboretum della Borna di Laou”, segnato da un cartello e da staccionate lignee, sul lato sinistro della Regionale. L’Arboretum è stato realizzato nel 1951 dal Corpo Forestale ed ospita rare specie vegetali, quali il pino marittimo ed il pino strobo, il leccio ed il carpino, i cedrus atlantica e deodara, il fraxinus excelsior, il prunus avium, cinque specie differenti di quercia, l’aesculus hippocastanum. Il nome “Borna di Laou” deriva invece dalla presenza di una tana di lupo, in zona, alla fine dell’Ottocento; ricorre nell'opera del romanziere Giuseppe Mazzotti, (...) Sopra il convento, dove comincia la roccia, è la «tampa dou lu». 

Il sentiero è il numero 3, 0.45 ore, difficoltà T. Si risale il giardino, prevalentemente in forte pendenza, contornando i pendii meridionali dell’altura e superando zone di sosta con tavoli e panche, piccoli ponti lignei e scorci panoramici, fino ad una radura ai piedi della fascia superiore del Monte Conge. Qui si incrocia, sulla destra del sentiero, una grossa roccia grigia con l’incisione Crollo del 15 – 2 – 2002, con cornice. Si comincia a puntare verso nord, tra querceti e castagneti, incontrando infine un bivio segnato da un basso ometto: su una pietra è disegnata una croce blu. Si piega a sinistra (sud) salendo in breve fino ai piedi di una grande roccia, ove una fessura verticale permette il passo a sole persone prive di zaino; la si contorna poco sotto, risalendo alle sue spalle ed uscendo su un breve rettilineo alberato che, similmente a quello riscontrabile poco prima del Castello di Villa - Challand, porta all’ampia sommità del Conge. La croce è alta circa cinque metri, bianca e conformata a traliccio, con faretti azionati da un impianto a pannelli, a loro volta segnati dalla grandine. Il panorama è notevole sulla zona di Verrès ed Issogne, divise dalla Dora, nonché sulle vette circostanti, tra le quali si notano l’Avic ed il Revic. A nord, il M.te Saint Gilles (920), a nordest, la Becca Torché, la Becca Mortens.

Si può continuare verso nord, mediante una mulattiera che in alcuni tratti è stata nascosta dalla vegetazione, fino al paese di Champeille (700 metri circa, N45 40.788 E7 41.845), che ospita un caratteristico forno in pietra. Il bivio, sito a N45 40.418 E7 41.452, è ben visibile di rientro dalla vetta del Conge; il sentiero 3A, in 1.15 ore (T) conduce dall’Arboretum a Champeille, seguendo nell’ultimo tratto un canale. 

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