Courma di Machaby
Posta a 794 metri e N45 38.095
E7 44.195 sopra e ad occidente dell’omonimo santuario (695), la
Courma si presenta come un rilievo roccioso coloro ocra, ben
distinguibile dal fondovalle. Sulle pareti di questa piccola vetta
della Comunità Montana
Evançon si aprono eleganti vie di arrampicata, ben note agli
appassionati di questo sport; la salita alla vetta vera e propria,
invece, permette belle vedute sulla zona circostante, sui monti Revic
e Barbeston a nordovest, nonché sul forte di Bard più in basso, a
sud; sempre
a nordovest si scorgono invece Arnad ed Issogne. Si tratta di una meta
facilmente raggiungibile in circa 30-40 minuti, su comoda mulattiera;
la difficoltà è pertanto minima (E), consigliabile per una breve
gita fuori porta per tutta la famiglia, cani e bambini compresi, o
come punto di partenza per altre escursioni, vista la quantità di
vette e di altre mete osservabili da questa sommità. Vai
alla Galleria fotografica – Vai a GPS
La Courma è posta sopra ed a meridione del Torrent de Và, nel comune di Arnad. La partenza avviene pertanto dalla località Moulin de Và (N45 38.190 E7 44.716), lungo la strada che sale da Ville lungo il medesimo torrente. Lasciata l’automobile nel piccolo spiazzo antistante l’inizio della bella ed ampia mulattiera per il santuario, oppure nel soprastante ed ampio parcheggio a tre livelli, si prende l'evidente ed ampia mulattiera ben segnalata da un cartello giallo della segnaletica (724 metri, 30 minuti, sentiero 4). Al parcheggio si nota un un cartello giallo della segnaletica indica l’inizio del breve percorso per il santuario di Machaby (724 metri, 30 min. sentiero n.4), cui sale da Arnad una bella ed antica processione. Vi si trova inoltre un nuovo e grande pannello con cartografia, intitolato Arnad: Territorio e itinerari, che indica il segnavia numero 5 Moulin de Và-Col Fenetre in 3 ore e 10 minuti con difficoltà E. Purtroppo il pannello indica in modo errato la quota del Col Fenetre in 2182 metri. Si supera il sottostante ed ampio ponte ligneo contraddistinto da un pannello che narra la storia del santuario e da un secondo cartello, “18 tonnellate”. Si risale la mulattiera, ampia e ben tenuta, superando un ponte ligneo: qui scorgiamo a sinistra un cartello illustrativo del santuario, a destra un avviso che specifica in 18 tonnellate il carico massimo sostenuto dal ponte. Si prosegue sulla comoda mulattiera fino al vicino santuario che sorge proprio sul percorso, sulla destra: continuando si arriva prima al moderno agriturismo Lo Dzerby, aperto nel maggio 2013, sulla sinistra, e quindi all’antico paesino di Machaby (733 m., N45 38.108 E7 44.730), che mostra antiche case contadine in parte restaurate, in parte in rovina. Un gioiello di storia ed architettura, per gli appassionati; notare la prima casetta, poggiata su una roccia in pendenza grazie ad arcaici prototipi dei “funghi” visibili anche in Ayas. Qui vi è inoltre una fontanella; si consiglia di tenere al guinzaglio i cani, visto che parte del paese è abitato. Secondo Reminescenze e vagabondaggi nella bassa Valle d'Aosta di Adolfo Colliard, Machaby ospitò per lungo tempo i bersaglieri, acquartierati nel complesso difensivo in chiave anti-francese che aveva il suo perno principale nel Forte di Bard. Da Machaby, poco oltre la fontanella, si prende un facile sentiero che risale con dolci curve tra querceti e stoppaglie, modesti saliscendi che si concludono sull’ampia e glabra vetta color ocra della Courma. Sulla vetta vera e propria è posto un piccolo pilastro di cemento, che pare indicare la stessa Bard; alle proprie spalle, imponente la vista sulla Croix Courma (1968) e sul Colle Finestra (1673), sulla Tête de Cou (1468), sul Monte dell’Aquila a N (2581), sul Monte Crabun (2675).
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