Santuario di Sant’Anna Posto a 1008 metri ed a N45 42.291 E7 43.602 in località Châtillonet, nel Comune di Challand- Saint- Anselme ed in posizione altamente panoramica, il piccolo santuario di Sant’Anna veglia - quasi fosse un piccolo castello, un punto d’osservazione - la bassa Val d’Ayas, altrimenti definita Valle di Challand. E’ situato al disopra della SR45 e dell’abitato di Corliod (911 m.), a 660 m. in linea d’aria da Orbeillaz. Costruita nel 1888 dal parroco Besenval, la chiesetta è attualmente meta di passeggiate e picnic, servita da una piccola fontana e da alcune panchine. Sorge su un poggio roccioso caratterizzato da ampie rocce piane, specialmente sul versante meridionale, ed è stata realizzata sui ruderi di una struttura sacra risalente al Seicento. L’attuale edificio si avvicina allo stile gotico ed avrebbe bisogno di un restauro, specialmente all’interno; le sue condizioni, se paragonate ad altre strutture religiose della Valle - più antiche o abbandonate, oppure più in quota - non sono comunque troppo cattive, né la bellezza della chiesa di Sant’Anna ne risulta compromessa. Da molti decenni, il 26 luglio, si usa celebrare una Messa dedicata alla patrona dell’edificio, madre della Vergine Maria e nonna di Cristo: vi vengono benedetti i bimbi e si tiene quindi un mercato benefico di oggettistica varia, destinato al mantenimento della chiesa. Vai
alla Galleria fotografica - Vai a GPS Un ricordo di tale occasione, risalente al
1963, è offerto da Ugo Torra, ne La
Valle di Challant- Ayas: (…) E’ una di
quelle manifestazioni religiose valdostane semplici e commoventi, che
richiama sul posto, sotto l’ampio cielo luminoso (perché non tutti
riescono certo a pigiarsi all’interno) una vera folla di montanari e
villeggianti, e questi ultimi pennellano la scena di vivaci colori.
Nella piccola sacrestia la tavola è apparecchiata per la colazione
dei sacerdoti. Attorno si spande un buon profumo di caffelatte che
all’aperto si confonde con quello sincero ed aromatico dei toscani
che i baffuti paesani fumano pensosi. Ci sono naturalmente tutti gli
ammenicoli delle vere feste paesane, i bancherottoli carichi di
cianfrusaglie e di oggetti religiosi sempre assediati da bramosi
ragazzini. I gelatai fanno veramente affari d’oro. Nell’aria si
diffonde il robusto canto dei montanari; pare che le vetrate a stento
riescano a resistere ai «pieni» che quei polmoni eccezionali fanno
esplodere di tanto in tanto. Monsignor Brunod, nella sua affascinante
ricostruzione dedicata all’arte sacra in Valle d’Aosta, Bassa
Valle e Valli Laterali II. Arte sacra in Valle d'Aosta
la descrive come cappella santuario costruita in luogo della
precedente chiesetta, anch’essa dedicata a Sant’Anna, fondata
l’11 novembre 1666. La cappella attuale venne consacrata il 26
luglio del 1888 dall’artefice della sua ricostruzione, il parroco
Besenval. Lo ricorda una scritta: Hoc
sacellum aedificatum anno 1888. A pictoribus fratribus Stornone
decoratum fuit anno 1903. Curis C. Besenval par. Si giunge a Sant'Anna mediante un breve ed
ampio sentiero, bordato di pinastri e piante, contrassegnato da
moderni faretti a guisa di piccoli piloni grigi. Due finestre
slanciate, dalla forma a proiettile, affiancano ai due lati la porta,
ben al disopra della quale campeggia un semplice rosone circolare; lo
stato della facciata principale non è encomiabile. Un piccolo
campaniletto, con campana e croce, è affiancato da alcune piccole
punte sormontate da una croce minore, tutti elementi che mostrano
ancora tracce di pittura rossa. Tre finestre ogivali si aprono sulla
parte superiore del lato meridionale della chiesetta. Sulla
destra della cappella rispetto all’entrata (lato meridionale) si
trova la piccola sacrestia, cui si accede mediante un’antica porta
lignea sul lato destro dell’altare; il soffitto di questa semplice
stanza è basso e screpolato, intonacato in colore rosa, illuminato da
un piccolo rosone esagonale. Notevoli, all’interno, il piccolo
pulpito in legno chiaro, sul lato sinistro dell’altare, nonché la
scaletta a chiocciola in legno che porta al piano superiore,
probabilmente riservato al coro. Su di esso, appena sopra al grande
rosone circolare, si nota la scritta Laudate
Deum in Tympano et choro, Laudate Eum in chordis et organo. Le condizioni dell’intonaco interno, come
premesso, sono pessime. Nel maggio 2011 si è notata attività di
restauro all'esterno della struttura, compreso il rifacimento del
tetto. Varasc.it ringrazia
cordialmente la Polizia Municipale di Challand- Saint- Victor per il
privilegio accordato durante la visita del 27 luglio 2008. |