Robert Berton "Vallée d'Aoste d'autrefois" Sagep Editrice, Genova 1981. Ouvrage réalisé sous les auspices du gouvernement de la Région Autonome de la Vallée d'Aoste et publié sous le patronage de l'Assessorat à l'Instruction Publique. 102 disegni in b.\n. di Sylvie Assereto nel primo testo, 103 nel secondo. Pagine 274, formato 25x18 cm., in 8°, brossura editoriale. Prezzo: Lire 25.000 - Quotazione attuale, 35 Euro (prezzo da concordare). Era il 22 luglio dell'anno 2009 e, frugando tra
gli ombrosi scaffali del noto negozio ayassino Livres et Musique - negozio
in cui sono entrato quando ancora non avevo appreso l'arte atavica di
camminare, o di utilizzare autonomamente le posate, per non parlare di
leggere! - ho scorto un cupo scintillio arancione, celato da altri
titoli. Si trattava, con sorpresa, di una bella e ponderosa opera
del compianto Robert Berton, uno dei grandi e massimi Autori di
"cose valdostane" degli scorsi decenni. Anzi, ho scoperto con
piacere, avevo in mano due opere della medesima firma: Vallée
d'Aoste d'Autrefois cela infatti sia la monografia Les
Cadrans solaires du Val d'Aoste (1972) sia À
l'ombre des Clochers du Val d'Aoste (1970), comprensibilmente
dedicate, la prima, alle meridiane, la seconda, ai campanili. Una veloce
ricerca bibliografica sul Web non mi ha fornito alcuna spiegazione,
oltre ad interessanti quotazioni economiche per un volume edito nel 1981
(dai 35 ai 45 Euro), alcuna spiegazione del motivo per cui un ignoto
editore avesse ritenuto opportuno pubblicare nel medesimo libro due distinti
lavori di Berton. Ad ogni modo, l'ignoto editore ha collezionato
un piccolo, insindacabile capolavoro: curatissimo, elegante,
contraddistinto da margini ampi che regalano gioia al bibliofilo!, ben
rilegato e, almeno per quanto concerne questa copia, in ottime
condizioni. Un ottimo e sobrio testo francese, scorrevole e preciso
nello stile di Berton già ammirato nella sua stupenda opera "Les
Châteaux du Val d'Aoste"; una messe di disegni a
matita, a quanto pare tratti da precedenti fotografie, firmati dalla
bravissima artista Sylvie Assereto per entrambe le monografie. Entrambi
i volumi sono chiusi da un disegno (una meridiana ayassina di Mandriou,
il Priorato di Sant'Orso) e dalla firma di Berton, premessa dalla frase Je
désavouerai tout exemplaire qui ne sera pas revêtu de ma griffe.
Il primo testo racchiude ben 204 diciture tratte
da antiche meridiane, molte delle quali ritratte da Sylvie Assereto;
ogni disegno è accompagnato da una accurata didascalia che ne riproduce
la dicitura e riporta la posizione della meridiana. Nous
voudrions que l'évocation de ce vieux passé historique qui enrichit
les anciennes maisons campagnardes du Val d'Aoste servît de leçon aux
constructeurs modernes, premette l'Ispettore Onorario dei
Monumenti Storici Robert Berton nell'Avertissement
di pagina 7: una chiara vocazione divulgativa non solamente
storiografica o aneddotica, bensì destinata anche ai futuri architetti,
depositari di una bella ed importante tradizione edilizia. La seconda
opera, À l'ombre des Clochers du Val d'Aoste,
inizia a pagina 127, in secondo piano nel volume, malgrado preceda
di due anni Les Cadrans solaires du Val d'Aoste
(!). L'indice generale va da pagina 267 a 274, riprendendo con
dovizia entrambi i volumi. Un'opera curiosa, interessante ed accurata, di
capitale importanza per chi si interessi non solamente a meridiane e
campanili bensì all'intera architettura storica valdostana.
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