Piercarlo Jorio "Il culto delle Madonne Nere. Le prime Madri perdute" Priuli & Verlucca Editori, Quaderni di cultura alpina (n. 88), brossura e sovracopertina rigida. Tipografia Valdostana, Aosta 2008. Pagine 92, formato 29.7x21 cm. Prezzo: Euro 17.50. Illustrazioni e fotografie in b.\n.
Un volume dedicato all’antichissimo, ancestrale ed affascinante mistero delle Madonne Nere, le cui origini pagane affondano in tempi ben precedenti l’avvento del cristianesimo. Agile e ben scritto, corredato da sobrie immagini in bianco e nero e da una breve bibliografia – in parte già consultata da Varasc.it per la stesura della sezione La Signora d'Oropa e la Valle d'Aosta - questo volume si propone come una sorta di manuale, una vera e propria guida alla scoperta di un problema storico, sociale e religioso di grande e millenaria importanza. Svariati i capitoli in cui è ripartita
l’opera, quali ad esempio Nostra Signora
del Charmax, Storie vere o inventate dal vero, Le Vergini Nere in
Francia, Principali santuari mariani con Madonne Nere, e
soprattutto l’avvincente Una storia
che parte dai 3538 metri del Rocciamelone per diventare miracolo a
Quota 1226. Peculiare ed interessante, infine, la
conclusione dell’Autore torinese, intitolata semplicemente Quasi
un consuntivo. La mia personale lettura. A pagina 55 viene ritratta la Vierge
Ouvrante di Antagnod, successivamente al restauro; a pagina
60, la celebre Madonna Nera di Oropa, nel Biellese. Una pietra miliare ed al contempo un imperdibile saggio dedicato all’argomento, punto di passaggio obbligato per chi, come l’autore di questa recensione, abbia voluto avvicinarsi un po’ più approfonditamente al mistero di queste Vergini Nere e della loro atavica devozione. Un testo coinvolgente, non schermato dietro le fin troppo frequenti cortine di dotti e vacui riferimenti incrociati, schermaglie culturali a distanza, fraseggio arguto: un saggio adatto ad un corso di laurea specialistico e, al contempo, alle due ore occasionali di lettura in treno. Da ricercare ed acquistare.
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