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Claudia Bocca, Massimo Centini "Sulle tracce dei Salassi. Origine, storia e genocidio di una cultura alpina" Priuli &
Verlucca Editori, Quaderni di cultura alpina (n.48), Tipografia
Valdostana (Aosta) 2005. Formato 29.7x21 cm., pagine 87, fotografie,
cartografia e schemi in b.\n. Prezzo: Euro 19.50.
Innumerevoli
Autori e volumi, nonché la sitografia online, hanno da tempo dedicato
paragrafi o capitoli all’antica storia del popolo
dei Salassi, stanziato sulle Alpi valdostane, il cui dominio si
estendeva quasi certamente fino alle limitrofe terre biellesi. La storia, peraltro riassunta da ultimo nel manuale Le Vette della Val d'Ayas, è ormai nota. Intorno al 143 a.C., il console Appio Claudio ingaggiò uno scontro armato contro i guerrieri Salassi, i quali resistettero egregiamente per circa tre anni, prima di sconfiggerli nel 140. Decenni più tardi, questa storia di continue ribellioni e repressioni si concluse quando, nel 25 a.C., Aulo Terenzio Varrone su mandato augusteo colpì e distrusse definitivamente i Salassi; svariati Autori – tra cui Andrea Zanotto e Jules Brocherel ne Le Val d'Aoste - hanno, nel corso del tempo, discusso sull’entità del genocidio e dell’immane deportazione di schiavi sul mercato eporediese. Gli studiosi torinesi Claudia Bocca e Massimo Centini, nel 2005, hanno invece affidato alle stampe un eccellente Quaderno di cultura alpina, devoto all’antica tragedia e completo, profondo, finalmente dedicato per intero allo studio di questa misteriosa storia umana, sociale e militare. Il volume
si suddivide in cinque capitoli: Le origini, Il
territorio dei Salassi nella Gallia Cisalpina, Liguri e Celti: poi
vennero i Romani, Briganti e minatori, Colonialismo e genocidio. Notevolissima
la Bibliografia, estesa dalle pagine
83 ad 86, che fornisce un raggruppamento di studi dedicati a questo
popolo, nonché alle fonti classiche inerenti. Molto interessante per il
lettore biellese, infine, l’accenno all’area estrattiva della Bessa. Un volume tuttora di facile reperimento, da acquistare e collezionare.
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