Elida Noro Desaymonet, Augusta Champurney
Cossavella
“Arnad in Valle
d’Aosta. Quasi un secolo di memoria”
Editori Priuli & Verlucca, Ivrea 1986. Prefazione di Renato Faval, Assessore all’Istruzione pubblica di Aosta. Pagine 400 più CIV tavole fotografiche in b.\ n., una carta del territorio di Arnad realizzata a mano. Formato 13.5 x 20.5 cm. Prezzo da concordare. Eccellente testimonianza
storica, antropologica e sociologica dedicata al paese valdostano di
Arnad, incantevole borgo adagiato nella Bassa Valle lungo il gentile
solco della Dora. Le autrici hanno accuratamente riportato, pagina per
pagina, una quarantina di interviste ai paesani dell’Arnad di un
tempo, ritraendo un panorama umano ed ambientale ormai tramontato:
ricordi di cultura alpina e di veglie notturne, di religione e
superstizione, di vita rurale, del servizio di leva e della guerra.
Toccanti ed affascinanti le interviste a Joly Callisto, a Teresa
Laurent, a Letizia, Marietta, Angelo ed Innocente della famiglia
Champurney, il cui cognome ricorda l’omonimo alpeggio posto poco
sopra Ville di Arnad. Su cortese segnalazione del
webmaster de Tapazovaldoten, http://digilander.libero.it/tapazovaldoten/index.html citiamo questa semplice
testimonianza di un soldato valdostano, tratta dall’edizione 2006 di
questa pregevole opera: "...La
nostra prima azione nella Val Gasco, è stata una cosa spaventosa. I
nemici avevano preso i nostri come ostaggi, noi dopo averli liberati
abbiamo avuto l'ordine di uccidere tutti, fare piazza pulita. Era un
paese più piccolo di Verrès e abbiamo ucciso dai grandi ai piccoli,
coi lanciafiamme dietro le case e con le mitragliatrici davanti.
Quelli che prendevano li mettevano al muro e li fucilavano. Te lo dico
in verità perché ero lì, la popolazione non centrava niente, ma
l'ordine era quello". Un volume semplice e complesso al medesimo tempo, un’opera di grande valore. |