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Celebrazione religiosa alla Falconetta, 14
agosto La bella vetta del Bec
di Nana, o Falconetta, sorge a dividere Ayas e Valtournenche con i
suoi 3010 metri, i suoi ampi pendii, la sua lunga ed aerea cresta
sommitale capace di offrire panorami stupefacenti. Durante la celebrazione i fedeli e gli Alpini ricordano le vittime di
un incidente avvenuto al Passo di Gavia il 20 luglio 1954: un camion
militare precipitò in un baratro uccidendo i 18 Alpini che
trasportava, a causa di un improvviso smottamento del ciglio stradale.
Arrivato alle cosiddette Rocce Nere, tuttavia,
il camion, pur procedendo lentamente, portò tutto il suo peso su un
tratto di strada costituito da un muretto a secco, ricoperto di
terriccio, che poggiava su una roccia in pendenza verso valle. Due
lunette stradali franarono e, dopo alcuni sinistri scricchiolii, il
mezzo e gli alpini caddero nel baratro sottostante. * Alpini:
Franco Andros, Giacomo Battaglia, Caporalmaggiore Bruno Charbonnier, Giuseppe Corti,
Francesco Egger, Guido Franceschi, Luigi Gamper, Luigi Kostner, Antonio Lena,
Caporale Pasquale Marengo,
Raimondo Margesin, Giulio Molta, Edoardo Platzer, Caporale Sergio
Rossetti, Antonio Sabbadini,
Guido Savoldi, Caporale Giovanni Viale, Francesco Wiellander. Le diciotto vittime sono ricordate, al Passo
Gavia, da una stele di marmo posta dai commilitoni della sezione ANA
di Carrara "Alpi Apuane". La croce di vetta del Bec di Nana venne eretta il 15 agosto 1974, mentre il 9 agosto 1993 le venne affiancato un altare in pietra che accoglie una piccola e protetta edicola, contenente un'immagine in ricordo di queste vittime cadute nell'adempimento del dovere, oltre alla costituzione del Gruppo Alpini della Val d'Ayas, avvenuta il 22 giugno 1975. Entrambe le opere sono iniziative di un superstite della tragedia del Passo Gavia, il Tenente Giorgio Francia. La Messa di ogni estate, che
richiama centinaia di escursionisti, è particolarmente bella e
toccante, allietata da canti di montagna e dal suono della tromba,
oltre che dal panorama circostante. Molto forte è l'impressione
dovuta alla concretizzazione degli ideali propri del corpo degli
Alpini: la difesa della Patria, ricordata ogni anno dalla Bandiera
italiana che garrisce al vento; la croce, al suo fianco, simbolo di
fede ricordato dalla preghiera dell'alpino che conclude la cerimonia;
la montagna, che ospita ed accompagna la funzione. La celebrazione religiosa. Le ultime edizioni
Nel 2004, in occasione del trentesimo
anniversario della celebrazione, intervenne ad officiare il Vescovo di
Aosta, Giuseppe Anfossi. Per l'occasione il Vaticano rilasciò la
benedizione apostolica "In occasione del trentennale della
posa della Croce a ricordo degli alpini caduti al Passo Gavia". Nel 2005, il Silenzio è stato suonato dal signor Firmino, alpino della Val Della Torre, mentre il parigino Du Bot ha successivamente suonato l'Aux Morts. La celebrazione è stata officiata da don Beppe. Nel 2006, quattro sacerdoti hanno officiato la Messa: don Corrado, don Beppe, don Pietro ed il gesuita Don Teresio. La partecipazione del pubblico è sembrata lievemente minore, forse a causa del maltempo che si è comunque accanito sulla testata settentrionale di Ayas, limitandosi a qualche raffica di nevischio portata dal vento sulla Becca di Nana. Una sola mancanza, rispetto agli anni scorsi: il Tricolore!, era difatti presente la sola bandiera valdostana. Nel 2007, il 14 agosto, la Trentatreesima edizione della Falconetta è stata celebrata da don Beppe e caratterizzata da tempo nuvoloso ma sufficientemente stabile, nonostante gli ultimi rovesci nella primissima mattinata che hanno scoraggiato parte degli escursionisti. Una celebrazione sempre bella, un appuntamento da non perdere; purtroppo, per il secondo anno, si è registrata la mancanza della Bandiera nazionale, il Tricolore. Una mancanza notata e lamentata da più persone, specialmente quest'anno. Nel 2008, come sempre il 14 agosto, la celebrazione è stata condotta da alcuni giovani sacerdoti di Bratislava, nonostante il meteo incerto e nuvoloso. Per il terzo anno si è registrata l'assenza del Tricolore: vista la presenza di Alpini, viandanti e villeggianti provenienti da tutta Italia, e vista la precedente presenza della Bandiera, non si capisce quale ragione politica o personale ne continui a precludere l'innalzamento. Nel 2009, l'ottimo meteo ha favorito la forte affluenza degli escursionisti alla Trentacinquesima Falconetta, caduta nel cinquantacinquesimo anniversario della tragedia del Passo Gavia. La bella funzione è stata celebrata dal solo Don Beppe, di Rivoli, in mancanza del parroco di Champoluc; si è finalmente riavuta la Bandiera nazionale. Da notare, sfortunatamente, alcune note stonate e del tutto deprecabili. Primo, l'assurda mancanza di visibilità concessa a questa cerimonia (mancanza di volantini o depliant informativi, presenti per qualsiasi altro evento). Secondo, la mancata concessione dell'abituale permesso di transito per le vetture sulla poderale che porta alla Cappella Sarteur, spesso unici mezzi per consentire la salita alla Becca di Nana ai più anziani. Terzo, le "strane" (!) voci secondo le quali la celebrazione del 14 agosto non si sarebbe più tenuta nel 2009. La Messa per i caduti della montagna alla Falconetta, come ricordato durante la presente edizione, avrà sempre e comunque luogo. Con i complimenti ed il sostegno di Varasc.it, e di molte altre persone, agli organizzatori ed in primis al signor Giorgio Francia, vero motore dell'iniziativa. Si segnala, nell'ottobre 2009, che è stata data notizia della celebrazione nel numero di settembre-ottobre de "L'Écho de nos montagnes - La Voce dei Campanili. Bulletin Paroissial du diocèse d'Aoste", a pagina 10. Nel 2010, sfortunatamente, forti piogge hanno colpito sin dalla nottata l'alta Val d'Ayas. Varasc.it, pur essendo salito nelle prime ore del giorno a Mandrou e successivamente ad Antagnod, non ha incontrato partecipanti né ricevuto informazioni in merito. Il timore dell'annullamento e quindi il dispiacere per il mancato evento sono stati significativamente espressi da svariati visitatori di questo sito. Nel 2011, Varasc.it è tornato in vetta alla Becca di Nana in occasione della trentasettesima Falconetta, alla presenza di don Beppe. Il tempo, inizialmente sereno e limpido, ha presto lasciato posto alle nuvole che, intorno alle ore 12.00, hanno portato la pioggia. La celebrazione ha visto una partecipazione numerosa, anche se forse meno nutrita rispetto agli anni precedenti; ospite anche una famiglia rumena che ha voluto innalzare la propria bandiera accanto al Tricolore. La salita, iniziata a Saint Jacques alle ore 07.08, ha toccato il Rifugio Grand Tournalin alle 09.08 e la vetta della Becca di Nana alle 10.40, lungo la via settentrionale. Il sentiero è apparso segnalato da nuovi bolli e frecce rosse, alcuni tratti molto umidi e scivolosi hanno richiesto attenzione e cooperazione con gli altri viandanti. Ripartiti alle ore 11.45 abbiamo raggiunto alle 12.20 la Cappella Sarteur all'alpe Vascoccia e, alle 14.00, il paese di Saint Jacques. Nel 2012, Varasc.it ha seguito come ormai d'abitudine la cerimonia della Trentottesima Falconetta in vetta alla Becca di Nana, officiata da Don Beppe alla presenza di Don Pietro, Don Gabriele e Don Teresio. La giornata è stata abbastanza nuvolosa a causa di dense foschie che hanno celato le vette ed i ghiacciai, ad eccezione del versante di Chamois, rimasto costantemente visibile; buona comunque l'affluenza dei partecipanti. La salita ha avuto inizio a Mandriou alle ore 07.20 per raggiungere la cima alle 10.00; è stata offerta una polenta alla Cappella Sarteur. Varasc.it rinnova i complimenti al signor Giorgio Francia, agli alpini ed agli organizzatori per questo momento di ritrovo; chi desiderasse le fotografie di gruppo può scrivere al webmaster del sito. Nel 2013, Varasc.it ha preso parte alla Trentanovesima edizione della celebrazione alla Falconetta, officiata come sempre il 14 agosto in cima alla Becca di Nana da Don Beppe, Don Pietro e da due giovani sacerdoti già saliti nel 2008. L'affluenza del pubblico è stata nutrita ma inferiore alle scorse edizioni malgrado il meteo favorevole e soleggiato. In merito al riferimento a Varasc.it pronunciato in occasione dell'apertura della celebrazione ed alla descrizione dell'edizione 2009 pubblicata in questa pagina, si ricorda gentilmente che (solo) questo sito segue, sostiene e pubblicizza a titolo gratuito e personale l'evento dal 2004 e che quanto descritto in questa pagina è da ritenersi assolutamente coerente con quanto riscontrato dall'autore. Confermando l'impegno assunto in precedenza, Varasc.it ricorda peraltro che chi desiderasse le fotografie di gruppo può scrivere al webmaster del sito.
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