Alpe Métsan 

 

Ampio balcone pianeggiante e soleggiato, in ottima posizione nell'alta Ayas, l'alpe Métsan costituisce una delle mete più accessibili e piacevoli per escursioni, brevi trekking o picnic. L'alpe in questione è molto famosa tra i villeggianti, anche se sulle carte e su buona parte della segnaletica viene piuttosto indicata come alpe Vascoccia, Vascotchaz in patois. Situata a circa 2000 metri di quota e facilmente raggiungibile dal paese di Mandriou o Mandrou, consiste in un ampio e ridente pianoro perennemente assolato, in cui si possono organizzare picnic e giornate di svago: ospita anche un agriturismo con annessa stalla e rivendita artigianale di formaggi tipici valdostani, come tome e naturalmente l'ottima fontina valdostana. E' una visita che ogni anno attira innumerevoli famiglie: l'agriturismo si chiama "La Tchavana" ed è contornato da un laghetto artificiale, mentre il caseificio e la stalla sono invece facilmente identificabili per le dimensioni.

Nel periodo invernale, il vasto pianoro dell'alpe Métsan costituisce uno dei principali itinerari con le ciaspole dell'alta Val d'Ayas, usualmente raggiunto da Mandrou mediante i sentieri estivi (3, 3E e strada poderale); numerosi sciescursionisti e ciaspolatori seguono inoltre il tracciato numero 5, la bella strada sterrata che, nel lariceto, prosegue in semipiano fino all'imbocco del Vallone di Nana. Si ricorda tuttavia che i vasti pendii dei monti Facciabella e Becca di Nana possono rivelarsi valangosi. 

La gestione dell'agriturismo e dell'alpeggio è della famiglia Bagnod, con apertura estiva dal quindici giugno al quindici settembre; il numero di telefono è 347 7347523.lL'alpe Métsan, circondata da bellissimi boschi e pascoli, è sovrastata verso ovest da grandi montagne: il monte Facciabella, il Colle di Vascoccia (2559) con la celebre Bec de Nana e, più a sud, il Grand Dent. Esistono due modi principali per raggiungere l'alpe. Innanzitutto, bisogna specificare che esiste una strada sterrata interpoderale che porta direttamente al pianoro, ma la sua frequenza dovrebbe essere riservata agli abitanti ed ai portatori di handicap.

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Il modo più semplice per arrivare all'alpe Métsan da Champoluc consiste nel prendere la strada panoramica (RR5) che da Champoluc (sopra la pizzeria "Churen") porta ad Antagnod. Dopo aver oltrepassato i paesi di Champlan e Pallenc, sul fondo di un'ampia curva prima di giungere in prossimità di Magneaz, si trova lo svincolo in salita per Mandrou: qui si lascia la macchina e si prende il sentiero 3A, in coincidenza con la carrabile interpoderale di cui dicevo prima. Occorre solo un quarto d'ora ed è singolarmente semplice individuare dal basso la posizione generica dell'alpe: una volta lasciata Mandrou ci si dirige alla sua sinistra, parallelamente al piccolo campo da calcio recintato. Alzando lo sguardo nell'ipotetica direzione del ghiacciaio, si vedrà una grande pineta: il pianoro vi si trova esattamente dietro. La strada sterrata compie un'ampia diversione verso ovest, in direzione del grande albero isolato che chiude il tratto di strada in linea retta con il campo da calcio, per poi tornare verso il pianoro. Volendo, da Mandrou si può piegare sulla destra verso la Cà Zena, la baita genovese decorata con l'ancora, e salire attraverso i pascoli verso l'alpeggio.  

Entrambe le varianti sono semplici, adatte per escursionisti assolutamente inesperti: inoltre, l'alpe offre numerosi spunti di ristoro e svago. Vi è inoltre un percorso più esteso, che consiste nel partire da St.Jacques, salendo lungo la strada sterrata che parte dopo l'ultimo ponte sull'Evançon, sopra al paese: la stessa strada che, dopo un necessario bivio, porta al rifugio Tournalin. Proseguendo invece verso sud-sudovest (tracciato numero 5) lungo la vecchia strada Walser, si incontreranno due gallerie assolutamente non illuminate, dalle pareti ed il fondo sconnessi, per non parlare del bassissimo e gocciolante soffitto: questa è la parte più emozionante del percorso. Bisogna notare che l'accesso alle gallerie è da un'apposita segnaletica per pericolo di crolli. E' comunque disponibile una passerella laterale in cemento, esterna alle gallerie. Questo percorso, una volta in quota, è facile e piacevolmente panoramico, praticamente in piano: appare sotto all'Alpe Métsan, più o meno parallelamente al canale Ru Cortot.

 

 

 

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