Posto a 1976 metri nell'alta Ayas, il paesino di Soussun (o Souzun, in patois) è particolarmente pittoresco e facile da raggiungere. E' infatti sufficiente prendere la strada carrabile che parte a sinistra dell'arrivo della funivia al Crest: il percorso comporta un dislivello minimo e richiede meno di quaranta minuti, soste comprese, svolgendosi completamente nei magnifici boschi di questo monte.
Sebbene più contenuto, Soussun è paragonabile a Mascognaz: un paese di montagna nato secoli fa in una piccola conca libera dalla vegetazione, completamente autosufficiente, costituito da vecchi rascard. Qui si trovano importanti ed affascinanti testimonianze storiche: le sue origini Walser sono ampiamente documentate dall'architettura e ricordate dall'accurata segnaletica, infatti. Il suo nome sembra indicare il vocabolo tedesco Salz, "sale": infatti nel 1771 il paese veniva chiamato "A'Soussun", ovvero "Luogo dove si succhia il sale". Una leggenda vorrebbe invece la nascita del piccolo paese ad un evento, a dir poco, singolare: l'antico proprietario di quelle terre, in procinto di morire di inedia, arrivò a cederle in cambio di un solo bue. Così, i fortunati proprietari della bestia poterono salire dal fondovalle e creare un nuovo abitato. Tra il 1450 e il 1452, a Soutzun o Soussun risiedeva una sola famiglia secondo i Conti della Castellania di Graines: (...) recepit apud Souczon, ab illis Johannis Vax.
Soussun, nei tempi moderni
Domenica 20 marzo 2011, Soussun è stata teatro di un incidente aereo, fortunatamente privo di vittime. Un elicottero privato con sei persone a bordo è caduto in prossimità dell'abitato. Più in generale, nell'estate 2011 si è notata una nuova abitazione in località Soussun, a margine del grande pascolo ad oriente del villaggio; l'edificio, in questo periodo, è in fase di costruzione.
Soussun. L'antico mulino
Non vi sono purtroppo novità riguardo all'antico mulino Walser, il cui tetto versa sempre in pessime condizioni; in corso di restauro, invece, l'antico forno retrostante la cappella di Soussun. Le precarie e deprecabili condizioni in cui versa l'antico mulino di Soussun dal 2006 rendono ormai urgente un intervento di restauro. Nonostante sia debitamente fornito di segnaletica informativa (a sua volta in cattive condizioni nel 2017), nonostante l'area sia stata recentemente ripulita dalle erbacce che ne precludevano quasi l'ingresso, l'antico mulino risalente al 1601 ha ormai perso la quasi totalità delle pesanti tegole che ne costituivano il tetto: ora infatti le travi portanti sono a nudo, minate dagli anni, dall'umidità del posto e dalla vegetazione. Difficile prevedere come potrà resistere, privo di protezione, alla neve invernale. Sin dal 2006, si auspica e si chiede accoratamente un intervento di manutenzione volto a proteggere questo importante e caratteristico manufatto storico, noto a generazioni di valligiani e villeggianti. Nel mese di settembre 2017, Varasc.it ha dedicato al mulino un album fotografico condiviso a mezzo social, su Facebook.
Di cosa si tratta, esattamente? E' un piccolo mulino di proprietà comunale che reca ancora sull'architrave la data "1601". Seminascosto dalla vegetazione, sorge ancora sul suo ruscello ed ospita la pesante macina e il meccanismo, a suo tempo illustrato sul posto da una palina ormai rovinata (2017). Il mulino funzionava in modo semplice ma ingegnoso: i chicchi scendevano nella tramoggia di legno, mentre la ruota di legno che, colpita dall'acqua, muoveva inesorabilmente la pesante macina di pietra. Quest'ultima girava a sua volta su una seconda macina fissa, ricavando la farina che veniva raccolta in sacchi. Questo mulino era prezioso per l'antica popolazione walser di queste zone, poiché Soussun era abitato stabilmente tutto l'anno e pertanto doveva rendersi autosufficiente.
Soussun. La cappella e i rascard
Questo paesino ospita anche una piccola e bellissima cappella, dedicata a Nostra Signora del Monte Carmelo, nascosta tra due rascard di tipo medievale (forse risalenti al secolo XV). Si sostiene che la cappella sia stata voluta nel 1939 dalla famiglia Vuillermet, mentre alcuni vedono nel suo artefice l'attivissimo parroco Dandrès; ad ogni modo, fu costruita nel 1838 e consacrata l'anno successivo. In quell'epoca Soussun deve aver conosciuto un certo rilancio demografico, come testimoniano molti lavori di ristrutturazione e modifica risalenti all'800. Vi è poi un altro rascard di impianto seicento-settecentesco ed una casa del XIX secolo. Si sospetta la presenza di un forno comunitario, molto probabile, anteriore al XIX secolo. Attualmente Soussun offre anche un ristoro di lusso, lo "Stadel Soussun".
Si può visitare Soussun lungo il semplice percorso per Resy o per il Crest, a preferenza. E' infatti possibile raggiungere Resy continuando il facile e piacevole tracciato che dal Crest porta a Soussun: occorre quindi scendere alla volta di St. Jacques, oppure rientrare al punto di partenza sul monte Crest.
Salita a Soussun mediante il sentiero numero 10
Il sentiero numero 10, relativamente poco frequentato e conosciuto, consente una via alternativa di salita a varie mete collocate sul Monte Crest: tra queste vi sono Soussun, la bella alpe Taconet (Paradisia) e perfino il lontano Colle Rothorn. Si segnala che la lunghezza, la forte pendenza del primo tratto e l'assenza di segnaletica tra alcune delle principali mete rendono questo percorso adatto ad escursionisti ben allenati ed in grado di utilizzare la cartografia e la segnaletica presenti sul terreno.
La partenza avviene lungo la strada statale Champoluc-Saint Jacques, a poca distanza dal Frachey ed in corrispondenza del Petit Hotel Le Charmant: sul lato destro della carreggiata, prima di una villetta isolata e dopo un antico oratorio del 1860 (Marie conçué sans pèché priez pour nous qui avons recours à vous) si notano due paline gialle del sentiero 10. La prima, per Soussun, indica 1.20 ore con difficoltà E, la seconda indica 2.25 ore per l'alpe Saler ed il ristoro Belvedere, difficoltà E. Il dislivello, dai 1610 metri di partenza, ammonta a 1077 metri per il Colle Rothorn (circa 3.30 ore), a 348 metri per il paese di Soussun. Il sentiero 10, superato un ponticello di assi ed una breve staccionata, sale ripidamente nel bosco, compiendo innumerevoli, strette svolte e restando ben battuto; vi è un solo segnale numerico, su una grande roccia alla destra di chi sale. La faticosa salita termina in un grande e soleggiato pascolo ad occidente e sotto Soussun, compiendo l'ultimo tratto tra vecchi e cadenti muretti di sassi; si arriva ai piedi dell'antico forno, restaurato nell'estate 2011, e si esce al centro del villaggio, accanto alla fontana. Per proseguire alla volta delle mete successive (in assenza di segnaletica del 10 tra una meta e l'altra) si deve seguire la strada sterrata numero 13B-GSW-Alta Via numero 1 verso nord, salendo in pochi minuti da Soussun all'alpe Taconet-Paradisia. In una evidente curva antistante il panoramico alpeggio, sul bordo del bosco, si nota il segnavia 10; ben evidente e meno ripido, il sentiero corre tra gli alberi inerpicandosi, con bella vista su Soussun, fino a raggiungere il pianoro di Contenery, a circa 2200 metri di quota, in prossimità di un impianto di risalita (2224 metri) ai piedi del Monte Cavallo. Il basamento di una struttura sciistica mostra ancora una volta il segno 10.
Il sentiero coincide con un tratto di strada sterrata che, piegando verso sinistra, punta le antiche baite di Contenery ed un moderno alpeggio a quota 2277, ai piedi della ripida salita che porta al Lago Ciarcerio; sale quindi verso oriente, parallelo all'invisibile 11, in un magnifico valloncello ricco di acqua e vegetazione, tra grandi massi. Perfettamente segnalato e reso evidente da grandi ometti, il 10 si ricongiunge con l'11 in prossimità del grande fronte franoso ai piedi del Colle Rothorn. Il nuovo sentiero 10-11 risale agevolmente, perfettamente curato e visibile, fino al valico.