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Bollettino del Club Alpino Italiano (1886)

AA.VV.

Bollettino del Club Alpino Italiano per l'anno 1886

Pubblicato per cura del Consiglio Direttivo, Sede Centrale: Torino, via Alfieri, 9.Vol. XX, numero 53. Torino, 1887. Formato 25.5x17 cm, in 8°, brossura originale; pagine 284 più 43 di tavole e 3 tavole cartografiche pieghevoli. Illustrazioni in b.\n. Parzialmente intonso. Prezzo: Euro 105,00 (da concordare con il venditore).

 

 

Acquistata presso lo Studio Bibliografico Adige nel febbraio 2012, questa copia del Bollettino del Club Alpino Italianosi presenta in ottime condizioni, a parte alcune pieghe e lievi strappi nella copertina e nei bordi esterni di alcune pagine: uno stato eccellente, se si considera il tempo intercorso dalla sua pubblicazione, avvenuta nel 1887. L'opera riguarda l'attività e le pubblicazioni CAI dell'anno precedente, il 1886. Si tratta di un volume fondamentale, a lungo ricercato da Varasc.it, poiché ospita fondamentali articoli di due studiosi da sempre legati alla Val d'Ayas, Alessandro Martelli eLuigi Vaccarone. Questi sono, rispettivamente, I monti e i ghiacciai di Ayas nella catena del Monte Rosa (Valle d'Aosta) e In Val Challand nel secolo XV.

Si tratta di vere pietre miliari nello studio della geomorfologia e della toponomastica (nel caso del Martelli) e della storiografia ayassina, nel caso del Vaccarone. Il dotto e lungo articolo I monti e i ghiacciai di Ayas nella catena del Monte Rosa si propone, semplicemente, come la base di tutti i successivi studi scientifici sulla Val d'Ayas e sulle sue vette, i ghiacciai, i laghi. Viene pertanto giustamente citato da pressoché ogni bibliografia successiva, essendo stato redatto in un'epoca in cui, per quanto possa parere incredibile al giorno d'oggi, la stessa Val d'Ayas era ancora una terra incognita e non scientificamente descritta, analizzata, esplorata.

L'opera è firmata da due dei più grandi esponenti dell'effervescente panorama alpinistico dell'epoca. Alessandro Martelli fu un grande amante di questa terra, sia dal punto di vista culturale che alpinistico ed esplorativo. Egli compì la seconda salita della Becca Torché, insieme all'Abate Gorret, il 2 agosto 1872. Celebre alpinista e studioso, cultore di montagna a tutto tondo, riuscì ad attribuire alla Punta Perazzi il nome attuale, in memoria di Costantino Perazzi. Luigi Vaccarone, avvocato nato nel 1849 a Torino e cofondatore del CAI, pubblicò nel 1896 la bella e rara Guida delle Alpi Occidentali. Volume II, Graie e Pennine con Giovanni Bobba, fortunosamente reperita e recensita da Varasc.it. E' inoltre autore di opere fondamentali e contese dai collezionisti, quali Le vie delle Alpi Occidentali negli antichi tempi. Ricerche e studi pubblicati su documenti inediti e lo splendido Scritti sui Challand.

Il Bollettino prosegue con ulteriori contributi, quali Prime ascensioni nel Gruppo del Gran Paradiso, Sulla variazione della temperatura secondo l'altezza nelle regioni di montagna, Pale di San Martino, Esperienze fatte col Telegrafo ottico alpino presso la Sezione di Bologna, Le Alpi Apuane, Le Leggende delle Alpi, Nei dintorni di Cesana, Sui Monti Sibillini, Dal Monviso al Monte Rosa. Statistica delle prime ascensioni. L'opera è corredata da dieci tavole fotografiche e tre tavole cartografiche pieghevoli di gran pregio, intatte; particolarmente notevole La catena del M. Rosa dal Lyskamm al Teodulo.

La copia in esame, a lungo ricercata, si presenta in buone condizioni, a parte qualche lieve strappo ai bordi della copertina; alcune pagine sono ancora intonse. Come sempre, i testi inerenti alla Val d'Ayas verranno accuratamente vagliati, confrontati e riproposti da Varasc.it, in modo da fornire al pubblico contenuti d'eccezione attualmente irreperibilie costantemente aggiornati.

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