Fulvio Campiotti
Il Cristo delle Vette
Baldini e Castoldi, Milano 1969. Formato 12,5x20 cm, pp. 94 + 1, ricco repertorio fotografico in b.\n. Prezzo (da concordare con il venditore): 25 Euro.
Piccola e bella “preda” della Mostra Librerie Antiquarie di Montagna, tenutasi a Verrès il 26 e 27 settembre 2015, Il Cristo delle Vette precede l’omonimo volume pubblicato nel 2005 da Pietro Giglio e Oriana Pecchio e recensito a suo tempo da Varasc.it.
La vecchia e bella edizione del 1969 si presenta come un agile libretto, stampato egregiamente dalla Presscolor di Milano e tuttora robusto, nei tre esemplari esaminati a Verrès nel 2015, e ovviamente nella copia acquistata da Varasc.it.
L’opera è dedicata ai sacerdoti alpinisti che salirono sul Monte Rosa con l’autore, nel 1968, al parroco di Alagna Giovanni Gnifetti, al papa-alpinista Pio XI, nonché a Paolo VI. Incredibilmente, per la favorevole congiuntura cronologica, riporta anche alcune fotografie scattate direttamente da Alfredo Bai, lo scultore che volle e che creò la grande statua, inaugurata nel 1955.
Fulvio Campiotti, giornalista de Il Corriere della Sera scomparso nel 1993, pubblicò nel 1954 la bella monografia Le Guide raccontano, seguita dall’articolo La Valle del Lys, entrambi recensiti da Varasc.it. Fu presente all’inaugurazione della grande statua, come descritto nella pagina specificamente dedicata al Balmenhorn e al Bivacco Giordano di questo sito. La sua ricostruzione della cerimonia, della Capanna Gnifetti gremita da ben 400 alpinisti, è magistrale, così come la rivisitazione del complesso voto di Bai, alla base della realizzazione della grande statua nel dopoguerra. Di particolare valore storico il ricco, e ben commentato, repertorio fotografico in bianco e nero che accompagna la creazione della statua, la sua divisione in pezzi e l’arrivo a Gressoney, la salita al Gabiet, il trasbordo in barca, l’arrivo sul ghiaccio, la ricostruzione, la preparazione del basamento a opera dei genieri alpini.