Graziella Priod, Cesare Cossavella
Chèvres. La storia, il lavoro e la passione
Le Château Edizioni, Aosta 2009. Rilegato, formato 22x30,5 cm, ricco repertorio fotografico a colori e in b.\n., pp. 156. Lingua italiana. Prezzo: Euro 35,00.
Ricco d’immagini, ben rilegato grazie alla robusta copertina dalla grafica piacevole, adorno di ampi margini e stampato su una bella carta patinata: Chèvres, una solida monografia dedicata alle capre e in particolare alle capre valdostane, si presenta sicuramente bene al suo lettore.
Introdotto dalla Presentazione di Giuseppe Isabellon, il volume costituisce qualcosa di pressoché unico nel suo genere, perlomeno in tempi recenti: sfogliandone le pagine, volando tra una fotografia e la riproduzione di antichi documenti, si accede a un mondo ignoto ai più, all’avventura millenaria di tante generazioni di pastori e contadini, accompagnati dai loro fedeli greggi. È difatti esplorato ogni dettaglio, storico, pratico, normativo, veterinario e caseario dell’argomento; il libro propone inoltre tante testimonianze di allevatori, veterinari, studenti, appassionati delle antiche Batailles.
Dopo l’Introduzione, il libro propone svariati capitoli, a cominciare dall’interessante La storia che propone un approfondimento imperdibile e irreperibile altrove, La capra nei secoli e In Valle d’Aosta. Seguono La capra in Valle d’Aosta oggi, La valorizzazione della razza caprina “Valdostana”, Le Batailles, Le capre, passione e impegno, La capra nelle quattro stagioni, La capra nelle testimonianze degli allevatori, I collari nell’arte tradizionale, La capra nei libri, fino al conclusivo I prodotti e le ricette. Particolarmente struggente la breve poesia di Paolo Cretaz, dedicata agli anni giovanili trascorsi ai piedi del Mont Nery e presso la croce di Pianit (pagina 89).
In sintesi, un volume originale e ben congeniato, frutto di un evidente lavoro di pianificazione concretizzatosi in un progetto ben riuscito, destinato a durare nel tempo - la monografia definitiva per chiunque sia interessato, per passione o per ragioni professionali, ad approfondire qualsiasi aspetto legato alle capre di montagna. Un’opera da studiare e collezionare, perché canta uno degli aspetti più antichi e veri della Vallée - il connubio tra uomini e animali.