AA.VV.
Brusson
Region Autonome de la Vallée d’Aoste, Assessorat de l’Instruction Publique. 29e Concours de Patois “Abbé J. B. Cerlogne”, Brusson, 20, 21, 22 mai 1991. Imprimerie Duc, Aoste. Pagine 53 + 2, formato 24x17 cm, repertorio fotografico in b.\n. Una carta integrata nel testo (Plan d’utilisation ses sols), a colori. Prezzo: Euro 8,00 (da concordare con il venditore).
E’ raro ormai imbattersi in opere del tutto ignote, relativamente recenti, dedicate alla Val d’Ayas. L’occasione per questa piccola e gradita sorpresa si è verificata alla Mostra delle Librerie Antiquarie di Montagna di Verrès del 27 settembre 2014, grazie alla sempre fornitissima libreria vercellese Donati Libri. Nella fattispecie, un volumetto dedicato per intero all'omonimo paese.
Brusson, progetto finora ignoto a Varasc.it, è firmato da numerosi appassionati: redatti in un buon francese, i testi sono stati curati da dieci autori diversi, tra cui Saverio Favre, con la supervisione di Giorgina Vicquery per il patois e di Armando Cugnod per la poesia. La grafica, semplice ma piacevole, era di Fulvio Vicquery. Ricchissimo il repertorio fotografico, che propone scorci deliziosi del paese e delle sue montagne con un’inusuale prospettiva d’antan; l’insieme si propone non già come semplice volantino turistico, bensì come un libretto divulgativo vero e proprio, frutto evidente di una pianificazione ben congeniata e di un progetto editoriale vincente.
Il libretto è aperto dal capitolo Brusson. Aperçu geographique, cui segue l’Aperçu historique. Si incontrano poi i capitoli: Les anciennes routes de la Vallée d’Ayas, Personnages célebres, L’ancienne église, Activités rurales et organisation du paysage traditionnel, Consorteries, Architecture rurale, Les mines de Brusson, Aspect touristique de Brusson, La fabrication des sabots, Les sports, Service sociaux-sanitaires et bénévolat, Le veulladjo.
Opera rara e ormai introvabile, semplice eppur ricchissima in paragone ai più recenti dépliant pubblicitari, Brusson costituisce una piccola perla. Non ha certo l'ambizione dell'omonima opera del canonico Vuillermin, né le dimensioni della ricerca condotta da Barmaverain, la specializzazione della monografia di Bréan, né si avvicina all'opera forse più importante e completa mai dedicata a Brusson. Tuttavia, è un libretto interessante, completo e per molti versi sorprendente, da aggiudicarsi ove inaspettatamente possibile.