Lago delle Rane
Il piccolo "Lago
delle Rane", nelle passate stagioni, ha riservato qualche bella
sorpresa anche da un punto di vista ittico. L'ambiente è molto
ristretto ma ottimo per la crescita di un numero ristretto di pesci.
Innanzitutto, le trote: si
trattava di Fario,
forse la specie migliore. Buone combattenti, anche di taglia medio-
grande, ed ottime da portare in tavola.. Insomma, valevano bene una
serie di levatacce antelucane corredate da umide e fredde salite al
Crest.
Purtroppo, da alcuni anni
il lago sembra spopolato, forse perché i pastori del posto sono soliti deviare l'acqua della sorgente per il
proprio uso e consumo, condannando il lago a raggiungere indecenti
livelli di profondità. E' ormai una costante, anche a luglio, scorgere
le rive prive d'acqua per quasi un metro di estensione rispetto a quello
che sarebbe stato il normale bacino del laghetto.
Il Saler,
diciamolo, non è mai stato un Ciarcerio
o un Perrin: sono
solo poche decine di metri quadrati d'acqua, ormai in costante
diminuzione. Questo problema, unito alla scarsità ittica, fa sì che
attualmente questo lago non sia praticamente considerabile come
"pescoso": troppo spesso capita di incagliare nelle alghe
appena sottostanti la superficie, e la comparsa mattutina del bestiame
del vicino alpeggio non aiuta di certo.
Nell'estate 2006, il Lago
delle Rane è risultato moderatamente pescoso, anche se le trote erano
tutte sotto misura e quindi da liberare in acqua. Nel 2007, le trote
erano esclusivamente sotto misura.
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